Benedetta |
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Un film di Paul Verhoeven (II).
Con Virginie Efira, Charlotte Rampling, Daphne Patakia, Lambert Wilson.
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Biografico,
Ratings: Kids+13,
durata 131 min.
- Francia, Paesi Bassi 2021.
- Movies Inspired
uscita giovedì 2 marzo 2023.
- VM 14 -
MYMONETRO
Benedetta
valutazione media:
3,65
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La vita di una monaca tra eros e humor nero
di Roberto Nepoti La Repubblica
Nell'Italia del XVII secolo, mentre infuria la peste, la piccola Benedetta Carlini è affidata al convento di Pescia. Creduta capace di fare miracoli. porterà cambiamenti radicali nella comunità monastica: riceverà le stimmate, sarà nominata badessa a causa dei suoi deliri mistici, poi verrà processata per impostura e per la relazione lesbica con la sua giovane protetta Bartolomea. Basato sul libro di Judith C. Brown Atti inpuri Vita di una monaca lesbica nell'Italia del Rinascimento, Benedetta non potrebbe essere definito un biopic in senso proprio: un po' per incertezze storiche sulla vita della protagonista, un po' per la volontà di non attenersi alle norme di un genere. Paul Verhoeven, l'ormai ultraottantenne regista dello scandaloso Basic instinct, preferisce alternare i repertori: dal film in costume al "fantastico" (le visioni di Benedetta), al film erotico, aggiungendo qui e là dosi di humour nero. Circondato da un'aura sulfurea dopo la presentazione a Cannes 2021, il suo non è il tipo di film consigliabile alle anime più timorate, che potrebbero prenderlo per un affronto alla religione. E chi va alla ricerca del thriller erotico a tutti i costi non mancherà di citare l'uso della statuetta della Vergine Maria (che è costato al film il divieto di programmazione a Singapore) come dildo per giochi erotici tra suore. Le intenzioni di Verhoeven, però, non sono così banali. Più che i film di "nunsploitation" di moda un tempo, il suo fa venire in mente I diavoli di Ken Russell o il cinema di Walerian Borowczyk per la commistione tra sacro e profano, fede e ambiguità morale, dominio maschile e ribellione femminile. Il regista olandese ha cura di non rappresentare i caratteri in maniera manichea, o radicalmente vittime o radicalmente carnefici; preferisce lasciare allo spettatore la possibilità di interpretare i fatti, senza decidere per lui se Benedetta sia una mistica o un'impostora. Ricco il cast di supporto (Charlotte Rampling, Lambert Wilson) ed elegante la fotografia a lume di candela.
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