Rifkin's Festival |
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Un film di Woody Allen.
Con Wallace Shawn, Gina Gershon, Louis Garrel, Christoph Waltz.
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Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 92 min.
- USA, Spagna 2020.
- Vision Distribution
uscita giovedì 6 maggio 2021.
MYMONETRO
Rifkin's Festival
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un vecchio professore, così sincero e malinconico
di Emiliano Morreale La Repubblica
Il nuovo film di Woody Allen sembra appartenere al versante "turistico" della sua produzione: commedie romantiche in luoghi ameni d' Europa. La storia d' amore e di disillusione, certo, è la solita di molti film del regista, con un tocco in più di quella malinconia stoica che caratterizza i suoi ultimi lavori, e soprattutto con un versante cinefilo particolarmente pronunciato. Protagonista stavolta non è un alter ego più giovane dell' autore, ma una specie di sua versione in minore, Wallace Shawn (attore e drammaturgo di prim' ordine, che i fan del regista ricorderanno come il Geremia di Manhattan o il Vendicatore Mascherato di Radio Days ). Shawn è Rifkin, vecchio professore di cinema che ambirebbe a fare il romanziere e accompagna la moglie (Gina Gershon) al festival del cinema di San Sebastian, dove la donna è affascinata da un regista francese (Louis Garrel).
Quest' ultimo è in realtà un pallone gonfiato che gioca astutamente coi grandi temi. Durante il soggiorno, Rifkin è visitato da sogni e visioni girate come i grandi film del passato. È l' occasione per una serie di omaggi filologici in bianco e nero a Quarto potere , Otto e mezzo , Jules e Jim , Fino all' ultimo respiro , Bergman, Bunuel, abbastanza eccentrici rispetto allo stile consueto del regista.
Come Scorsese in un suo recente intervento su Fellini pubblicato da Harper' s Magazine , Allen non nasconde la sua nostalgia per il cinema d' autore del passato, specie europeo, e il suo disamore per quello attuale. Niente di nuovo, ma una sincerità che non può non intenerire. La cosa migliore però sono certi momenti acri nel ritratto del regista-divo di oggi, il quale nelle interviste sostiene di voler dire qualcosa di importante sulla fame nel mondo ("Immagino tu sia contrario", ribatte il protagonista) e di voler portare la pace fra Israele e Palestina, mentre intorno, in ossequio al politically correct, gli ospiti dei party immaginano versioni della Lisistrata con un cast di sole donne.
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