Aldo Spiniello
Sentieri Selvaggi
È vero. Naomi Kawase non ce la fa più. È come se il suo cinema si fosse ormai costretto in una forma convenzionale, da "esportazione", azzerando in un colpo solo la sua capacità di passare dal viscerale allo spirituale. Seppur torna a temi consueti, come la maternità, l'ansia, il travaglio, l'impossibilità e la liberazione del dare alla luce, tutto si traduce ormai nello schema meccanico di un melodramma forzato, in cui le vibrazioni si spengono in immagini troppo sature di emozione, per essere "autentiche". [...]
di Aldo Spiniello, articolo completo (2658 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 20 ottobre 2020