Stanco sequel senza tensione e senza veri colpi di scena di The Boy del 2016 dello stesso regista, William Brent Bell, che ripropone come protagonista del film il bambolotto malefico, che, visto per la prima volta poteva destare una certa inquietudine, non fosse altro che per l’idea originale di un pupazzo dalle fattezze quasi umane che si discostava dall’aspetto palesemente demoniaco della serie delle Annabelle, rivisto la seconda volta, ovviamente, non fa più nessun effetto, né suscita sorpresa il fatto che si animi improvvisamente muovendo la testa o sbarrando gli occhi.
Il soggetto, a prescindere da una evidente falla logica iniziale perché non si riesce a comprendere la scelta di una famiglia, traumatizzata per aver subito una rapina violenta in casa, di trasferirsi in una villa isolata in mezzo a un bosco, si barcamena inizialmente, come il primo Boy, tra l’horror realistico e quello paranormale, per poi prendere nel finale, scontato e banale, decisamente la via del soprannaturale con risultati catastrofici.
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Stanco sequel senza tensione e senza veri colpi di scena di The Boy del 2016 dello stesso regista, William Brent Bell, che ripropone come protagonista del film il bambolotto malefico, che, visto per la prima volta poteva destare una certa inquietudine, non fosse altro che per l’idea originale di un pupazzo dalle fattezze quasi umane che si discostava dall’aspetto palesemente demoniaco della serie delle Annabelle, rivisto la seconda volta, ovviamente, non fa più nessun effetto, né suscita sorpresa il fatto che si animi improvvisamente muovendo la testa o sbarrando gli occhi.
Il soggetto, a prescindere da una evidente falla logica iniziale perché non si riesce a comprendere la scelta di una famiglia, traumatizzata per aver subito una rapina violenta in casa, di trasferirsi in una villa isolata in mezzo a un bosco, si barcamena inizialmente, come il primo Boy, tra l’horror realistico e quello paranormale, per poi prendere nel finale, scontato e banale, decisamente la via del soprannaturale con risultati catastrofici.
Il cast salva il film dall’essere classificato semplicemente un B-movie, per la dignitosa interpretazione di Katie Holmes nella parte della madre del bambino e di Ralph Ineson in quella del guardiano della tenuta.
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