Il tempo delle mele parla italiano
di Stefano Balassone La Repubblica
Summertime (Netflix), volendogli trovare il posto giusto entro i ricordi perduti del passato, lo piazzeremmo un poco oltre Il tempo delle mele, più o meno insieme alle innocenti turbe di Scandalo al sole e alla immediata vigilia dei ben più colpevoli pensieri di Cioccolata a colazione, il libro che ammoniva una ragazza e cento ne tentava.
L' autore del romanzo di riferimento, Tre metri sopra il cielo, è Federico Moccia, colui che rese felici i ferramenta quando San Valentino scoprì di potersela cavare coi lucchetti.
Summer è la protagonista, che subito ricordi perché è nera come Summertime , il musical, e che incontriamo alle soglie dei diciotto anni, quando è ancora una scontrosa adolescente con tanto di skateboard. Destinata a trasformarsi trasformando a sua volta Ale, bello, già maggiorenne e molto esperto di motociclette e di ragazze. Uno che a Uomini e donne lo metterebbero subito sul trono. Entrambi sono inseguiti da genitori diversamente ottusi e da amiche e amici complici e rivali.
E questo basta e avanza per la prevista messa in scena di un mondo di languori rosa perfetti per ogni post fanciullo.
Summertime è dunque una storia di transizione tra l' adolescenza e la giovinezza, come quelle raccontate in mille modi da mille serie americane. Ma stavolta Netflix è andata a cercarsela in Italia e il passo è notevole. Da un lato mira al segmento di pubblico che maggiormente muove il business dei "mi piace", e nel contempo estende al campo del teen drama il ruolo della produzione "multipolare", proveniente da diversi contesti nazionali e capace di integrare il ruolo, comunque dominante, delle risorse di Hollywood e dintorni. Assistiamo così, fra un amore e una ripicca, alla globalizzazione ulteriore dell' industria del racconto dopo il primo grande passo compiuto con le serie a sfondo criminale, quelle dal risultato più sicuro grazie alle epiche efferatezze di Gomorra e ai torbidi delitti generati dalle lunghe notti in Scandinavia.
Da La Repubblica, 19 maggio 2020
di Stefano Balassone, 19 maggio 2020
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