|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Francesca Pistocchi
Close-up
Quasi mettendo in scena un sussurro distante, il nuovo documentario di Edgardo Cozarinsky inizia in do diesis minore: è l'ultimo dei tre intermezzi di Brahms ad aprire il sipario su Margarita Fernandez, pianista argentina dai contorni inquieti e vagamente circensi. I primi cinque minuti indugiano sulle sue mani, sul molto sottovoce sempre dell'opera 117, sull'amara malinconia dei primi accordi e dei silenzi che inizialmente circondano lo spettatore. Ma questo è soltanto il preludio ad un'impresa più ampia: improvvisamente la pellicola modifica i suoi toni, e lo fa proprio grazie alla consapevole ironia con cui Margarita si presenta al pubblico. [...]
|