La felicità degli altri

Premesso che ho sempre trovato le recensioni di Mymovies rilevanti e esaurienti, su questo film non sono d'accordo. Penso sia un film volutamente "fastidioso", come possono esserlo i lavori ad esempio di Herman Koch, in quanto l'intento è quello di svelare la piccolezza e la mediocrità degli uomini. In questo senso il film tratteggia lo sviluppo di alcuni caratteri, che si confrontano con il successo imprevisto di uno di essi (la protagonista) e per questo si assiste ad un cambiamento delle loro relazioni, che avviene in ognuno e in ogni nucleo, pur di proteggere l'immagine che i vari personaggi hanno di se stessi. In questo senso la gelosia viene osservata - tra l'altro anche con una certa leggerezza che non è per forza superficialità, ma con un sorriso per le debolezze umane - ed insieme all'invidia, all'antagonismo, alla competizione vengono declinate in diverse sfumature, quanti sono i protagonisti di questa piccola storia. [+]

Premesso che ho sempre trovato le recensioni di Mymovies rilevanti e esaurienti, su questo film non sono d'accordo. Penso sia un film volutamente "fastidioso", come possono esserlo i lavori ad esempio di Herman Koch, in quanto l'intento è quello di svelare la piccolezza e la mediocrità degli uomini. In questo senso il film tratteggia lo sviluppo di alcuni caratteri, che si confrontano con il successo imprevisto di uno di essi (la protagonista) e per questo si assiste ad un cambiamento delle loro relazioni, che avviene in ognuno e in ogni nucleo, pur di proteggere l'immagine che i vari personaggi hanno di se stessi. In questo senso la gelosia viene osservata - tra l'altro anche con una certa leggerezza che non è per forza superficialità, ma con un sorriso per le debolezze umane - ed insieme all'invidia, all'antagonismo, alla competizione vengono declinate in diverse sfumature, quanti sono i protagonisti di questa piccola storia. E' un piccolo, interessante compendio dell'ego, dal marito che per essere felice si deve sentire in una posizione dominante, all'amica che non può pensare di essere meno degli altri, al marito dell'amica che vive nei dettami (familiari, creativi, decisionali, di ogni tipo) della sua consorte, al capo negozio della protagonista  che vede il suo terreno e le sue comodità minacciate dalla di lei indipendenza. Vi è anche un cambiamento dei personaggi, per esempio nel compagno che cambia diverse volte il suo rapporto con la protagonista, sempre per motivi interiormente interessanti, plausibili. La sceneggiatura poi sa rendere abbastanza divertente anche temi spigolosi. L'unico vero neo che personalmente ho trovato è la trasformazione della protagonista, che ha scritto libri interessanti e profondi, che "vedono dentro alle persone", per poi condurre anche lei una vita votata a fasti più alti, come se la superficialità degli altri e del mondo che rilevava nei suoi racconti avesse intaccato anche lei? Non capisco perché il suo sguardo, che appare più puro degli altri, e che le permette di scrivere così bene, non le potesse anche fare vedere che si sta circondando di quelle "cose" e "status" che la rendono a sua volta competitiva. Ma può darsi che anche questo cambiamento sia voluto, e che ance la protagonista stia subendo un'involuzione narcisistica... [-]