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siamo nel solito - e per tanti versi scontato - solco delle pellicole che mirano a colpire lo spettatore con la sgradevolezza dei personaggi, quelle che secondo gli autori dovrebbero "colpire" perché i personaggi e le loro azioni sono irritanti al limite dell'insopportabile. già questo basterebbe, e difatti di norma evito accuratamente. poi c'è l'altro difetto molto marcato: quello della plausibilità. già all'inizio siamo nel surreale ma ancora riusciamo a vedere tutto come una sorta di quadro pseudorealistico, magari pure attuale. con l'avanzare del minuti, eccoci a una protagonista che non si fa intimidirre dalla mafia, che blocca al volo assieme alla sua socia fotomodella un malavitoso armato, eheh, mica scappano a un chilometro nel vedere uno con la pistola, nooo, loro lo bloccano, che ci vuole. a una protagonista che si sveglia non si sa perché dal cloroformio e esce da un'auto affondata in un lago, che sgomina i mafiosi travestendosi stile agente segreto, insomma le comiche, che ci fanno le mafie a noi. ci voleva un po' di valore artistico e un minimo di originalità vera invece di prevedibili "colpi di scena scontati", l'originalità vera di una trama realistica che non ti aspetteresti da questo tipo di film.
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