Guida romantica a posti perduti

Guida romantica (e anomala) a posti perduti

Bel film senza dubbio. Purché non venga in mente di chiamarlo on the road in cifra di ennesimo abuso in termini che, evocando Jack Kerouac, sarebbe nominare il nome di Dio invano. Basta che i pneumatici di una macchina rotolino sull'asfalto ed ecco fatto: on the road. Tanto per liquidare la faccenda travisando e corrompendo un'intera filosofia di vita. Fatta la premessa si va alla ricerca dei personaggi che animano la storia e il suo titolo assai evocativo messi in campo da Giorgia Farina, 35enne cineasta romana di formazione internazionale, qua al suo terzo film - presentato da poco alle Giornate degli autori di Venezia e in sala dal 24 settembre - dopo Amiche da morire (2013) e Ho ucciso Napoleone (2015). [...]

di Claudio Trionfera, articolo completo (4076 caratteri spazi inclusi) su Maxim 24 settembre 2020