X-Men - Dark Phoenix

Partiamo da un dettaglio: negli ultimi film, alcune delle scene più succose erano quelle d'azione con Quicksilver (Pietro). Geniali, dissacranti, originali. Qui gli hanno dedicato una ripresa, anche banale, di una decina di secondi. E poi finisce lì. Pietro inciampa su un "gradino" poco dopo l'inizio del film e scompare, per poi riapparire, nelle scene finali, non di azione, con una battuta. Lui era un personaggio che comunque era stato discretamente caratterizzato nei film precedenti. In modo volutamente vago e misterioso, forse per approfondire meglio in seguito, anche considerando il probabile padre, come più volte accennato in Apocalisse. E invece niente, azzerato tutto, e non se ne capisce il motivo. Gli altri X-Men, Kurt, Tempesta, Ciclope, battute scontate, espressioni scontate, poco meno che comprimari, poco più che comparse. Degli alieni (e dell'energia che si è impossessata di Jean) non si capito quasi niente. Chi sono? Da dove vengono? Si impossessano dei corpi di gente che pasteggiava e diventano agenti dell'FBI e torturano il padre di Jean e nessuno si accorge o sospetta nulla. E Jean? Tutto quì? Due modalità: depressa o incazzata. Era la protagonista del film, forse un attrice con maggior personalità avrebbe fatto di meglio.Infine, gli X-Men sono stati ideati da Stan Lee nel 1963: posso capire che si riproponga per l'ennesima volta lo scontro/incontro tra Charles ed Eric, leitmotiv anche nel fumetto, ma che, per la seconda volta su due saghe, il cicolo debba di nuovo concludersi con Fenice che sbrocca, minaccia di incenerire il pianeta, e gli eroi debbono fermarla, mi pare troppo. 50 e più anni di storia del gruppo mutante per eccellenza meritava sicuramente di meglio che un film banale, per nulla sorprendente, di spessore inesistente. Bocciato!