Unplanned - La storia vera di Abby Johnson |
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Un film di Chuck Konzelman, Cary Solomon.
Con Ashley Bratcher, Brooks Ryan, Robia Scott, Jared Lotz.
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Titolo originale Unplanned.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 109 min.
- USA 2019.
- Dominus Production
uscita martedì 28 settembre 2021.
MYMONETRO
Unplanned - La storia vera di Abby Johnson
valutazione media:
2,70
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Unplanned: onestà e concretezzadi Antonella SabatiniFeedback: 3 |
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domenica 3 ottobre 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le mie aspettative per questo film erano molto basse perché temevo che fosse imbarazzante come God's not dead ma sono stata piacevolmente sorpresa. A differenza di quel precedente lavoro di Solomon e Konzelman in questo gli attori danno tutti una prova che va da sufficiente a buona e, nonostante ciò che afferma Simone Emiliani, sono rispettate le opinioni contrarie a quelle degli sceneggiatori e la protagonista ha un percorso evolutivo importante. La prima parte del film infatti consiste nella spiegazione delle motivazioni che spingono Abby a lavorare nella clinica abortiva e sono motivazioni idealiste perché era davvero convinta di aiutare le donne. Il marito e i genitori sono contrari ma limitano il loro disappunto a qualche discussione civile e rispettono le sue scelte. Il movimento pro-life è rappresentato con i suoi pregi e i suoi difetti, con attivisti caritatevoli e gentili ed altri violenti e stupidi. Si parla anche dell'omicidio del dottor Tiller e delle paure di rappresaglie di chi lavora per l'industria dell'aborto, aspetti che gli sceneggiatori potevano benissimo evitare di affrontare ma che hanno invece incluso con grande onestà intellettuale (cosa che non si può dire del suddetto Simone Emiliani). La regia è da fiction televisiva e la sceneggiatura non merita l'Oscar ma con il loro budget risicato non si poteva avere di meglio. Lo scopo di questo film non è ovviamente fare un'opera d'arte alla Terrence Malick ma raccontare una storia e lo fa molto bene. Se poi a qualcuno disturba il fatto che si racconti che anche negli aborti legali (e non solo in quelli illegali rappresentati in L'événement in maniera per altro molto più cruenta) si perde sangue e ci possono essere delle complicazioni sono problemi che non dovrebbero influire in una recensione cinematografica.
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