Star Wars - L'ascesa di Skywalker

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Un film di J.J. Abrams. Con Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega.
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Titolo originale Star Wars: Episodio IX - The Rise of Skywalker. Azione, durata 155 min. - USA 2019. - Walt Disney uscita mercoledì 18 dicembre 2019. MYMONETRO Star Wars - L'ascesa di Skywalker * * 1/2 - - valutazione media: 2,82 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Star Wars: The Rise of Women Valutazione 0 stelle su cinque

di massimomorini


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venerdì 10 gennaio 2020

In una Galassia lontanta, lontana... stanno succedendo proprio le stesse cose che succedono qui. Il tradizionale ritornello che apre l'ultimo Star Wars, l'ascesa di Skywalker, nasconde quanto questo film, assieme agli altri due dell'ultima trilogia, ci parli in realta' di quanto sta accadendo nella nostra societa'. 
 
Mi sono spesso domandato se coloro che vivono in un momento di trasformazione si accorgano fino in fondo di quel che sta succedendo. Per fare un esempio, alla fine dell'impero romano la gente si accorse di cosa stava succedendo alla razionalissima filosofia che aveva retto quel mondo, ormai finito per lasciare il posto al Medio Evo? E nel Settecendo era chiaro che si stava uscendo da un mondo dominato dall'idea di un Dio immutabile a un mondo che gira sull'idea di denaro e di progresso?
 
A leggere le recensioni dei film di Star Wars, l'ultimo ma in generale tutti quelli dell'ultima trilogia, sono giunto a una conclusione sicura: no, quando un'epoca attraversa una rivoluzione culturale totale puo' averne mille segni davanti a se', ma non riesce a chiamarli con il loro nome.
 
Prendiamo il primo film dell'ultima trilogia: Il Risveglio della Forza, del 2015. Molti hanno commentato che sembra un remake del primissimo film di Star Wars: siamo di nuovo su un pianeta deserto, la galassia e' di nuovo sotto la minaccia di un oscuro potere dominatore e oppressivo, il protagonista e' un giovane che vive aggiustando droidi scassati, e scopriremo alla fine che nelle sue vene scorre il sangue, e il potere, di uno dei capi dei cattivi. I commentatori, nel registrare questa somiglianza tra i due film, dicono timidamente che e' strano, ma anche che, in qualche modo, funziona, non annoia. 
 
Nessuno, ma dico nessuno, nota che c'e' una piccola (piccola ?) differenza, che spiega tutto: certo, e' tutto uguale, sarebbe una noiosissima copia, se non fosse che il protagonista questa volta... e' una donna! Ora e' la giovane Rei il  protagonista, ed e' questo che rende un'assurda copia del primo film cosi' godibile, che ce lo fa sentire cosi' giusto. In fondo, tutti sentiamo inconsciamente che e' come se correggessimo un piccolo crimine di tutti gli altri Star Wars (e di quasi tutti i vecchi film): che gli eroi erano tutti uomini, e la sola donna, la principessa Leia, stava vestita con uno scomodissimo abito lungo e con due assurde crocchie attorno alla testa, aspettava di farsi salvare dagli eroi, di farsi sedurre dal bel mascalzone di turno (Ian Solo), e di scoprire alla fine di essere la sorellina del protagonista (Luke Skywalker), in un rassicurante ruolo ancillare rispetto ai veri protagonisti cazzodotati. 
 
Naturalmente, anche Leia e' cambiata in questa nuova trilogia. Indovinate un po' chi guida l'Alleanza Ribelle, oggi? Luke Skywalker, il grande Jedi? Ma va, non si sa neanche dov'e'. Si scoprira' piu' avanti che si e' ritirato su un'isola deserta di un pianeta selvaggio, in preda a una crisi depressiva per un conflitto non risolto con suo nipote e allievo. Allora Ian Solo, il mitico Harrison Ford, il pilota del Millenium Falcon che ha risolto tutte le battaglie contro il vecchio impero? Figuriamoci. E' stato mollato dalla moglie, e si e' rimesso col suo vecchio amico peloso, si veste come quando era un ragazzino anche se ha i capelli bianchi, e scopriremo che si e' rimesso a girare l'universo e a fare il piccolo contrabbandiere, come vittima di una ridicola sindrome di Peter Pan.
 
Chi resta? Ovviamente lei, Leia, ora ex moglie di Ian Solo. Complice il fatto che Carrie Fisher e' invecchiata molto meglio di Harrison Ford, ora Leia e' una bellissima donna matura carica di fascino e forza, ed e' lei il Generale che guida la resistenza. E nel suo esercito le figure femminili sono molto importanti, come si vede nel film successivo, Gli Ultimi Jedi, del 2017. Il numero due e' l'ammiraglio Holdo, interpretato dalla bella e non piu' giovane Laura Dern, e il suo braccio destro e' il comandante D’Arcy, interpretata da Amanda Lawrence, che alla fine della trilogia dara' alla sua compagna il primo bacio lesbico nella storia di Star Wars. Anche nelle retrovie le donne sono cruciali: sono le sorelle Tico che risolveranno alcuni dei momenti piu' difficili della resistenza, per non parlare dell'aiuto che viene dall'aliena Maz, anziana e saggia mostriciattola che gestisce una delle piu' note bettole della galassia con polso fermo e saggezza.
 
Tra tutti questi personaggi femminili, ce n'e' qualcuno che sia un personaggio negativo? All'inizio sembrebrebbe essere l'ammiraglio Holdo, che quando prende temporaneamente il posto di Leia al comando della Resistenza appare petulante e pavida, una perfetta incarnazione del pregiudizio che le donne siano, salvo eccezioni, inadatte al comando supremo. Ma non temete: si scoprira' che in realta' prepara il sacrificio finale che le costera' la vita ma salvera' la flotta della Resistenza. 
 
E altri personaggi maschili, oltre ai due grandi falliti Skywalker e Solo, che comunque moriranno entrambi prima della fine del secondo film, ci sono? Si', ci sono. Finn e Poe. Su Finn non c'e' molto da dire: bravo ragazzo,  sovrappeso e di colore, e' un antieroe nel miglior senso del termine. Per quanto coraggioso e capace, e' ben piu' preoccupato dei suoi sentimenti (poco ricambiati) per Rei, la protagonista, che di emergere come leader. Sarebbe stato il perfetto personaggio femminile in un film del passato. Su Poe, invece dobbiamo soffermarci, perche' lui e' una figura maschile da manuale. Proprio da manuale. Belloccio, sempre pronto a tirare fuori la pistola o a balzare sullo starfighter, irriverente e insubordinato, con un coraggio al limite dell'incoscienza, seduttore che ha lasciato cuori spezzati - incazzati - in giro per la galassia. E, come potevamo aspettarci, questa caricatura di macho si rivela un cretino, soprattutto quando un suo attacco non autorizzato dalle sue superiori porta la flotta della resistenza alla quasi totale distruzione. E comunque sia Leia, quando sente che sta per morire, perso da tempo il suo numero due, gli affida un po' a malincuore il comando della resistenza. Beh, il nostro uomo passa una notte di panico al capezzale di Leia, e alla fine ammette di non potercela fare a prendere da solo il ruolo che a Leia calzava come un guanto. Va da Finn e gli chiede di poter condividere il comando. Dopo un'iniziale perplessita' Fin accetta, e cosi' conosciamo alla fine con esatezza il risultato dell'equazione: se proprio non c'e' alternativa, per fare una donna, in Star Wars di oggi, di uomini ce ne vogliono almeno due. 
 
Abbiamo lasciato alla fine un altro personaggio maschile, Ben Solo, figlio di Leia e di Ian Solo, per una semplice ragione: si e' votato al male, e con il nome d'arte di Kylo Ren guida l'armata dei cattivi. A lui non mancano forza (o Forza) e intelligenza e alla fine, per intercessione dello spirito della madre Leia, avra' la forza di redimersi e addirittura salvera' la protagonista Rei dalla morte, infondendole la sua forza vitale. Non a caso, forse e' lui a conquistare il cuore di Rei: il primo vero bacio della trilogia e' quello che i due si danno, per un attimo, praticamente alla fine. Per un attimo, perche' poi Kylo muore e svanisce, come accade ai veri Jedi, e lascia Rei a trionfare come ultimo Jedi.
 
Insomma, l'ultima trilogia di Star Wars ci dice che, in una galassia lontana lontana come su questo piccolo pianeta, forse l'epoca degli uomini e' finita e l'epoca delle donne si apre, anche se questo messaggio gridato con quanta forza possibile sembra sfuggito al grosso dei commentatori. E ci dice che sara' una grande epoca. Solo un dubbio sorge verso la fine, appena dopo il bacio interrotto di Ben e Rei e appena prima del bacio lesbico tra due guerriere della resistenza nella scena finale. Ma nel mondo delle donne, le donne e gli uomini potranno ancora amarsi? L'amore e' il grande assente in questa trilogia delle donne, e ci parla di una nuova sfida per i nostri eroi. Se una donna e un uomo di carattere come Ben e Rei si incontrano, due guerrieri uguali nella Forza, puo' il loro amore durare piu' di un istante, senza che il corpo di lui si smaterializzi dopo un istante per non togliere luce all'ascesa di lei?

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