Alessandro Stellino
Filmidee
Guardando il magnifico Space Dogs di Elsa Kremser e Levin Peter, presentato in Cineasti del Presente, vengono in mente le illuminanti pagine scritte da John Berger sul mancato rispecchiamento tra lo sguardo dell'uomo e quello dell'animale. Pagine che fanno chiarezza sull'arbitrarietà delle geometrie del nostro vivere quotidiano e sociale, e scardinano l'antropocentrismo senza il quale non solo si potrebbe cominciare a pensare un altro mondo ma anche un altro cinema. È quello che fanno i due giovani registi dando vita a un film che si pone il problema di una nuova maniera di osservare e raccontare, non banalmente limitandosi a spostare l'asse di visione, portando la camera ad altezza d'animale, quanto ricercando una forma di narrazione capace di prescindere da schematismi razionalistici e che assecondi invece una dimensione di necessità istintuale dettata dai movimenti dei soggetti filmati. [...]
di Alessandro Stellino, articolo completo (2588 caratteri spazi inclusi) su Filmidee 10 agosto 2019