Carlotta Po
Cineforum
Un concentrato di immagini, un puzzle di individui; il documentario di Adele Tulli ha la forza di mostrare, in soli 60 minuti, una spassionata collezione di scene che coprono l'arco di generazioni, pur rinunciando alla gloria di un proprio apporto esplicito: la regista evita consapevolmente di interferire con i soggetti del documentario, scegliendo di mostrare in maniera fredda e obiettiva - una sorta di metodo scientifico - l'oggetto del proprio studio. Immagini chiare e lucide, talvolta riprese da vicino, primi piani per scorgerne ogni dettaglio, talvolta ampi totali per rappresentare le più stravaganti dinamiche di gruppo; in ogni caso inquadrature lunghe, dilatate, flemmatiche, in un movimento tutt'altro che cadenzato. [...]
di Carlotta Po, articolo completo (3286 caratteri spazi inclusi) su Cineforum 2 maggio 2019