Fabrizio Tassi
Cineforum
La casa del nonno sembra vuota e invece è piena di cose. All'inizio non è facile orientarsi, ci vuole un po' per conoscerla e abitarla come si deve, per trovare lo spazio giusto in cui stare da soli o godersi un pranzo in compagnia, in cui giocare, fantasticare, stare male, fare balli scemi, sprofondare nella malinconia. È come una grande sala di attesa, in cui tutti aspettano che accada qualcosa. L'attesa di una fine o di un inizio, un amore acerbo, una nuova vita, un matrimonio che non vuole finire, un futuro che fatica a definirsi. [...]
di Fabrizio Tassi, articolo completo (3684 caratteri spazi inclusi) su Cineforum 24 novembre 2020