gustibus
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lunedì 2 dicembre 2019
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c'era una volta midway
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Adoro R.Emmerich il regista di Midway 2019 perche'fa sempre film esagerati da Godzilla a L'alba del giorno dopo(per me il meglio da lui diretto)ed altri..Qui e'un rifacimento del film di Jack Smight del 1976.La tecnica degli aerei che si buttano a pochi metri dalle portaerei giapponesi e'sicuramente dei tempi nostri,ce'il digitale che predomina e a tratti sembra un videogames.La storia e'l'attacco a Perl Harbor e la rimonta in mare degli americani nel 1942.Anche qui ce'l'ammiraglio Nimitz(Woody Harrelson) e ho preferito Henry Fonda nel primo Midway,e i vari generali USA che non erano all'altezza di R.Mitchum,G.Ford.Per i giapponesi(qui molto in ombra!)Yamamoto la mente dell'attacco che apri la guerra USA-GIAPPONE non era al meglio del primo se non "abbiamo svegliato un gigante assopito"che e'uguale in ambedue i films.
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Adoro R.Emmerich il regista di Midway 2019 perche'fa sempre film esagerati da Godzilla a L'alba del giorno dopo(per me il meglio da lui diretto)ed altri..Qui e'un rifacimento del film di Jack Smight del 1976.La tecnica degli aerei che si buttano a pochi metri dalle portaerei giapponesi e'sicuramente dei tempi nostri,ce'il digitale che predomina e a tratti sembra un videogames.La storia e'l'attacco a Perl Harbor e la rimonta in mare degli americani nel 1942.Anche qui ce'l'ammiraglio Nimitz(Woody Harrelson) e ho preferito Henry Fonda nel primo Midway,e i vari generali USA che non erano all'altezza di R.Mitchum,G.Ford.Per i giapponesi(qui molto in ombra!)Yamamoto la mente dell'attacco che apri la guerra USA-GIAPPONE non era al meglio del primo se non "abbiamo svegliato un gigante assopito"che e'uguale in ambedue i films.Avrete intuito che stranamente per impostazione dei personaggi e la cronostoria nel trovare le portaerei giapponesi ho preferito la prima versione con 43anni di differenza.In tempi di supereroi fare un film prettamente di guerra,ci vuole un bel coraggio!La visione di questo film va fatta solo per questo,pero'valutate bene la differenza col primo "La battaglia di Midway".Questa versione attua le vale la visione per le battaglie aeree.Se vi basta?!
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sabri92
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martedì 3 dicembre 2019
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buon film
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Ottima ricostruzione cinematografica di una delle più celebri battaglie della Seconda Guerra Mondiale. Quella delle Isole Midway, combattuta fra il 4 ed il 7 giugno 1942, e naturalmente preceduta dall'attacco giapponese su Pearl Harbour (7 dicembre 1941) e dalla battaglia nel Mar dei Coralli (4-8 maggio 1942). Il film, opportunamente, concede spazio anche a tali avvenimenti. Il regista, Roland Emmerich, certamente già noto al pubblico per aver diretto Indipendence Day, mai si discosta dalla rigida narrazione degli accadimenti storici, con la conseguenza che uno spettatore che abbia un'infarinatura della storia, anche modesta, conosce già il finale, tuttavia apprezzando, fra l'altro, il rilievo che il richiamato regista elargisce al ruolo svolto dalla intelligence statunitense nelle settimane antecedenti lo scontro.
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Ottima ricostruzione cinematografica di una delle più celebri battaglie della Seconda Guerra Mondiale. Quella delle Isole Midway, combattuta fra il 4 ed il 7 giugno 1942, e naturalmente preceduta dall'attacco giapponese su Pearl Harbour (7 dicembre 1941) e dalla battaglia nel Mar dei Coralli (4-8 maggio 1942). Il film, opportunamente, concede spazio anche a tali avvenimenti. Il regista, Roland Emmerich, certamente già noto al pubblico per aver diretto Indipendence Day, mai si discosta dalla rigida narrazione degli accadimenti storici, con la conseguenza che uno spettatore che abbia un'infarinatura della storia, anche modesta, conosce già il finale, tuttavia apprezzando, fra l'altro, il rilievo che il richiamato regista elargisce al ruolo svolto dalla intelligence statunitense nelle settimane antecedenti lo scontro. In ogni caso, la pellicola gode di buone recitazioni, di alto ritmo e di notevoli effetti speciali, mantenendosi abbastanza avvincente per la sua intera durata, peraltro superiore alle due ore. Pertanto, pur non essendo all'altezza di altri war-movies che si mantengono fedelissimi alle vicende reali (come, ad esempio, lo splendido American Sniper), Midway è comunque un film godibile.
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[+] il cinema di roland emmerich nella sua essenza
(di antonio montefalcone)
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samanta
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mercoledì 4 dicembre 2019
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quando le cose si vedono troppo da vicino
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L'ammiraglio Yamamoto che nel 1941 comandava la Marina Giapponese ed era un moderato (tra l'altro era un devoto cattolico) aveva detto nel Consiglio di guerra che se la guerra fosse durato solo 6 mesi il Giappone avrebbe vinto, altrimenti avrebbe perso, entrando nel settimo mese nel giugno del 1942 il Giappone era passato di vittoria in vittoria, ma la flotta americana non era stata distrutta, per darle il colpo decisivo la Marina Giapponese decise di attaccare le isole Midway e attirare le portaerei ameicane, distruggerle e poi occupare le Haway.
Come finì lo sappiamo, la vicenda è stata raccontata in particolare da 2 film grandiosi il primo del 1976 (Regia di Jack Smitght) e il secondo questo film con la regia di Roland Emmerich (Indipendence Day, Il patriota, Sotto assedio) che ha una netta preferenza di film con l'uso di effetti speciali i più fragorosi possibili.
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L'ammiraglio Yamamoto che nel 1941 comandava la Marina Giapponese ed era un moderato (tra l'altro era un devoto cattolico) aveva detto nel Consiglio di guerra che se la guerra fosse durato solo 6 mesi il Giappone avrebbe vinto, altrimenti avrebbe perso, entrando nel settimo mese nel giugno del 1942 il Giappone era passato di vittoria in vittoria, ma la flotta americana non era stata distrutta, per darle il colpo decisivo la Marina Giapponese decise di attaccare le isole Midway e attirare le portaerei ameicane, distruggerle e poi occupare le Haway.
Come finì lo sappiamo, la vicenda è stata raccontata in particolare da 2 film grandiosi il primo del 1976 (Regia di Jack Smitght) e il secondo questo film con la regia di Roland Emmerich (Indipendence Day, Il patriota, Sotto assedio) che ha una netta preferenza di film con l'uso di effetti speciali i più fragorosi possibili.
Anche in questo film viene dato peso agli scontri navali e aerei con l'uso abbondante di effetti speciali, ed intendiamoci: sono molto belli ed efficaci, specie nella battaglia vera e propria con la distruzione delle 4 portaerei giapponesi (gli americani ne persero una), le vicende del film sono accompagnate da una musica fragorosa spesso assordante, anche i personaggi minori sono quelli veri e di essi vengono descritte poi in coda al film, le loro storie successive alla fine della guerra. Viene anche fatto un accenno al grande regista John Ford che durante la battaglia girò un documentario e fu ferito perdendo un occhio (per questo nelle foto del dopoguerra lo vediamo con una benda nera). Però proprio questo modo di girare non mi convince, perché non crea empatia tra lo spettatore e i personaggi, che appaiono come soldatini che dicono le loro brave frasi ovvie, anche il rapporto tra la moglie del tenente Best (Ed Skrein con non rilevanti interpretazioni: The Transporter Legacy) e sua moglie è convenzionale, con l'abbraccio finale dopo la battaglia, non c'è approfondimento psicologico. La recitazione è fatta da attori, di secondo piano, salvo Dennis Quaid (amm. Halsey), Aaron Eckart (Cap. Doolittle) e Woody Harrelson (amm. Nimitz).che hanno una discreta carriera cinematografica ma nulla di più.
Certo nel film precedente (decisamente superiore) per creare l'empatia avevano inventato le figura del cap. Garth (Charlton Heston) e del figlio innamorato di una giapponese. Ma gli attori erano il meglio di Hollywood: Robert Mitchum (Halsey), Henry Fonda (Nimitz) e poi Glenn Ford (amm. Spruance che vinse la battaglia) Cliff Robertson, Toshiro Mifune, James Coburn,e Robert Wagner e mi fermo qui. Un'altra qualità dell'altro film consisteva nel fatto che erano spiegate molto meglio (anche con aderenza alla realtà ) che in questo, le vicende della battaglia, mentre nel film di Emmerich tra il fragore delle bombe talvolta si perde il filo degli eventi che causarono la sconfitta dei giapponesi..
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daunt
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venerdì 29 novembre 2019
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c'eravamo quasi
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Non aspettandosi nulla da un film di Emmerich, ci si prepara a vedere una sorta di Pearl Harbor 2.
La prima piacevole scoperta è che Midway è stato girato con l'intento preciso di non sgarrare di mezzo millimetro dal punto di vista storico. Ciò che è narrato è ciò che è accaduto, diversamente dal film omologo del 1976 che riuniva più figure storiche in un unico, non credibile personaggio che andava dalle sale di intelligence al cockpit di un aereo. Persino le scene più marcatamente hollywoodiane, che sembrano momenti di puro cliché, si rivelano in realtà fatti realmente accaduti,
La prima parte del film è quasi esemplare, e copre un periodo di tempo poco esplorato dal cinema, cioè i mesi da Pearl Harbor a Midway.
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Non aspettandosi nulla da un film di Emmerich, ci si prepara a vedere una sorta di Pearl Harbor 2.
La prima piacevole scoperta è che Midway è stato girato con l'intento preciso di non sgarrare di mezzo millimetro dal punto di vista storico. Ciò che è narrato è ciò che è accaduto, diversamente dal film omologo del 1976 che riuniva più figure storiche in un unico, non credibile personaggio che andava dalle sale di intelligence al cockpit di un aereo. Persino le scene più marcatamente hollywoodiane, che sembrano momenti di puro cliché, si rivelano in realtà fatti realmente accaduti,
La prima parte del film è quasi esemplare, e copre un periodo di tempo poco esplorato dal cinema, cioè i mesi da Pearl Harbor a Midway. Il punto di vista è quello dell'equipaggio dell'Enterprise, ed è dal suo ponte di volo che si assiste al decollo del raid di Doolittle, all'incursione alle isole Marshall o all'epilogo della battaglia del Mar dei Coralli. L'avvicinamento alla battaglia è, narrativamente, magistrale.
Molto meno magistrale lo è quando il testimone passa ai giapponesi. A differenza del film del 1976, dove lo spettatore è partecipe dei loro dubbi strategici che rimarranno tali per il fallimento di una missione di ricognizione (a cui il film moderno non fa riferimento), qui gli ammiragli nipponici ostentano una sicurezza incrollabile e irrazionale nelle loro convinzioni.
La battaglia in sè, purtroppo, è deludente. Vengono condensati i momenti più salienti e adrenalinici, e si perde il senso temporale degli eventi. Sembra tutto avvenire in pochi minuti, anzichè nell'arco di una giornata. Mentre nel film del 1976 i raid si alternavano a momenti di calma e riflessione in cui si rendeva al pubblico l'idea di quali scelte tattiche fossero in ballo nei due schieramenti, qui ci si trova già catapultati negli aerei in volo al termine dell'attacco precedente. Una sorta di 90° minuto della battaglia contrapposto alla visione integrale della partita.
Le scene d'azione omaggiano un cinema più fracassone e catastrofico, con la sua dose di esplosioni ingigantite rispetto alla realtà, nemici che non colpiscono mai, aerei che combattono a pochi metri di distanza, intere flotte radunate in un'unica inquadratura. Ci si dimentichi la realistica sensazione di fragilità e precarietà del commovente Spitfire di Dunkirk: qui un aereo in realtà lento ed impacciato come lo era il Dauntless è protagonista di evoluzioni inimmaginabili.
In sintesi, se il film si fosse chiamato "Enterprise", i suoi difetti sarebbero stati meno evidenti ed i suoi pregi sarebbero stati meglio messi a fuoco. E' un eccellente film sulla guerra nel Pacifico, ma un mediocre film sulla battaglia di Midway, che per uno spettatore profano rimarrà un punto interrogativo anche dopo la visione del film
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muttley72
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venerdì 8 maggio 2020
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midway in stile anno 2019
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Esiste un film su questa battaglia deglia nni '70... ora Emmerich risce in questo film a ricostruire tutte le numerose "tappe" di cui si compone la battaglia aeronavale delle Midway...cioè quela in cui i giapponesi persero (a vantaggio degli USA) il predominio navale nella 2° GM (persero numerose portaerei). Midway per i giapponesi fu l'inizio della fine. In realtà la narrazione di questo film inizia ben prima e cioè inzia dall'attacco giapponese su Pear Harbor (entrata in guerra degli USA) e include anche il raid USA su Tokio ad opera della Squadriglia del maggiore Doolittle.
Il film fa un grande ricorso alla computer grafica per ricostruire quello che sarebbe stato altrimenti impossibile far vedere (duelli aerei, attacco alle navi, ecc), gli attori sono stati scelti bene, inevitabile per un film made in USA non parteggaire per la US Navy.
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Esiste un film su questa battaglia deglia nni '70... ora Emmerich risce in questo film a ricostruire tutte le numerose "tappe" di cui si compone la battaglia aeronavale delle Midway...cioè quela in cui i giapponesi persero (a vantaggio degli USA) il predominio navale nella 2° GM (persero numerose portaerei). Midway per i giapponesi fu l'inizio della fine. In realtà la narrazione di questo film inizia ben prima e cioè inzia dall'attacco giapponese su Pear Harbor (entrata in guerra degli USA) e include anche il raid USA su Tokio ad opera della Squadriglia del maggiore Doolittle.
Il film fa un grande ricorso alla computer grafica per ricostruire quello che sarebbe stato altrimenti impossibile far vedere (duelli aerei, attacco alle navi, ecc), gli attori sono stati scelti bene, inevitabile per un film made in USA non parteggaire per la US Navy., qualche dettaglio anche alla narrazone dei fatti "umani", ma molto meno rispetto al più romanzato "Pearl Harbor". Il film scorre via veloce segno che non annoia. Tre stelle.
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kronos
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mercoledì 1 aprile 2020
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la guerra del pacifico vista da un krukko
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Stavolta il krukko Roland Emmerich si butta a pesce sulla guerra del pacifico e riesce dove i predecessori yankees avevano se non proprio fallito quantomeno latitato.
Infatti, pur esibendo doti tecniche rilevanti, sia "Tora Tora Tora" di Fleischer che "la battaglia delle Midway" di Smight, i due precedenti classiconi sull'argomento, faticano a coinvolgere costantemente lo spettatore, soffrono di squilibri e lungaggini che ne limitano globalmente la riuscita.
"Midway" versione 2019, pur intralciato da una produzione non proprio faraonica (le conseguenze si notato sugli effetti digitali, spesso vintage), riunisce in un unico racconto la guerra del pacifico da Pearl Harbor alla riscossa delle Midway, passando per il raid di Doolittle e l'incursione nel Mar dei Coralli: una scelta azzeccata che non lascia pause tra le battaglie, mantenendo una tensione narrativa costante.
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Stavolta il krukko Roland Emmerich si butta a pesce sulla guerra del pacifico e riesce dove i predecessori yankees avevano se non proprio fallito quantomeno latitato.
Infatti, pur esibendo doti tecniche rilevanti, sia "Tora Tora Tora" di Fleischer che "la battaglia delle Midway" di Smight, i due precedenti classiconi sull'argomento, faticano a coinvolgere costantemente lo spettatore, soffrono di squilibri e lungaggini che ne limitano globalmente la riuscita.
"Midway" versione 2019, pur intralciato da una produzione non proprio faraonica (le conseguenze si notato sugli effetti digitali, spesso vintage), riunisce in un unico racconto la guerra del pacifico da Pearl Harbor alla riscossa delle Midway, passando per il raid di Doolittle e l'incursione nel Mar dei Coralli: una scelta azzeccata che non lascia pause tra le battaglie, mantenendo una tensione narrativa costante.
I personaggi non sono di cartapesta e strada facendo ci si affeziona un pò a tutti, protagonisti e comprimari, yankees e nipponici (quest'ultimi diretti come si deve, a differenza dei precedenti films).
Il distacco europeo del regista si manifesta apertamente nel toccante pre-finale, con la scena in cui il comandante Tamon Yamaguchi sceglie d'inabissarsi con la sua nave, dopo aver evacuato i sopravvissuti.
Il mondo cinefilo più snob, quello radical-chic con evve moscia, ha stroncato Midway prima ancora di vederlo, ma l'ultima fatica di Emmerich merita rispetto.
VOTO REALE: Tre stelline e mezzo
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taty23
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martedì 26 novembre 2019
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i
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Midway - il nuovo film diretto da Roland Emmerich
Il film Midway porta in scena la battaglia di Midway, lo scontro tra la flotta americana e la Marina Imperiale Giapponese. Un confronto chiave del conflitto nell’oceano Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale.
La pellicola si basa su avvenimenti reali, racconta la storia dei soldati e dei comandanti di entrambi le fazioni, dall’attacco di Pearl Harbor fino alla battaglia di Midway.
Midway - Una pellicola che non riesce a centrare completamente l’obbiettivo
Ogni anno gli Stati Uniti propongono film di guerra dove il patriottismo americano fa da padrone, questa volta è toccato alla battaglia di Midway e ad un periodo particolare della seconda guerra mondiale, dove l’America è stata colpita nel profondo con l’attacco di Pearl Harbor.
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Midway - il nuovo film diretto da Roland Emmerich
Il film Midway porta in scena la battaglia di Midway, lo scontro tra la flotta americana e la Marina Imperiale Giapponese. Un confronto chiave del conflitto nell’oceano Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale.
La pellicola si basa su avvenimenti reali, racconta la storia dei soldati e dei comandanti di entrambi le fazioni, dall’attacco di Pearl Harbor fino alla battaglia di Midway.
Midway - Una pellicola che non riesce a centrare completamente l’obbiettivo
Ogni anno gli Stati Uniti propongono film di guerra dove il patriottismo americano fa da padrone, questa volta è toccato alla battaglia di Midway e ad un periodo particolare della seconda guerra mondiale, dove l’America è stata colpita nel profondo con l’attacco di Pearl Harbor.
Nel film Midway ritroviamo una storia corale, che intreccia le vicende dei vari personaggi e che viene sviluppata in modo abbastanza lineare. La caratterizzazione dei protagonisti risulta efficace, complice un cast in parte e a tratti inspirato, dove spiccano nomi quali Luke Evans, Aaron Eckhart, Woody Harrelson, Patrick Wilson e Dennis Quaid. Molto interessanti le scene dove si sottolineano le differenze culturali, dove oriente ed occidente si scontrano soprattutto sul piano tattico.
Quello che purtroppo non convince sono le scene d’azione, soprattutto quelle al centro della battaglia. Il regista esagera rendendole poco realistiche, artefatte, come se lo spettatore fosse in un videogioco, forse per avvicinare anche un pubblico più giovane e più propenso a questo tipo di interazione. Una scelta che porta il film ad una sorta di squilibrio, con un ritmo ne risente soprattutto nella parte centrale della pellicola e nella preparazione dello scontro finale.
In conclusione
Il film Midway fa riferimento a produzioni precedenti del genere e includendo citazioni sparse dello stesso regista. Porta sullo schermo un pezzo di storia, una storia fatta di coraggio, sacrificio, di speranza, ma soprattutto di persone. Però non riesce ad avere quel quid per poter spiccare tra i film di guerra e renderlo epico.
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