Dopo avere visto in anteprima il film ....
Fiori di Sambuco Film (casa di produzione cinematografica indipendente) con il regista QVQ (alias Fabio Corsaro) ritorna, dopo 10 anni dalla realizzazione del film Ghiaie (2008), ad esprimersi nella materia che gli è più consona, la tematica religiosa, con un' opera veramente faraonica, per una produzione indipendente, quale quella di questo film è, o vorrebbe essere.
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Dopo avere visto in anteprima il film ....
Fiori di Sambuco Film (casa di produzione cinematografica indipendente) con il regista QVQ (alias Fabio Corsaro) ritorna, dopo 10 anni dalla realizzazione del film Ghiaie (2008), ad esprimersi nella materia che gli è più consona, la tematica religiosa, con un' opera veramente faraonica, per una produzione indipendente, quale quella di questo film è, o vorrebbe essere.
Parlare solo della Madre di Gesù non è facile, da una parte la Chiesa ed il suo immutabile magistero, dall' altra la diffidenza del popolo dei non credenti, in mezzo i circa 5milioni di cattolici più o meno praticanti che certamente andranno a vedere questo film.
Maryam of Tsyon non è un film leggero, non è un film storico, non è neanche un film biografico ..... è un film teologico, drammatico e certamente spirituale: probabilmente è il nostro "esame di coscienza" cinematografico.
Un film che è confezionato in una sceneggiatura inaspettata ed anche originale, che catapulta lo spettatore nei primi anni del cristianesimo, gli anni delle immediate persecuzioni e fughe degli apostoli e di Maria(una bellissima ragazza 16enne interpretata da Camilla Nardini) da Gerusalemme ad Efeso in Turchia con l' apostolo Giovanni (interpretato dal ligure Giuseppe Laureri).
E' la fuga di un gruppo di clandestini (partigiani del cristianesimo li definirei) che si nascondono nelle colline intorno ad Efeso per evitare le persecuzioni dei Farisei e dei Romani. E' il dramma del martirio dei primi seguaci di Gesù, ma anche la speranza di un gruppo di convertiti alla prima religione monoteista della storia dell' uomo: il Cristianesimo.
Il film rivela il percorso che l' apostolo Giovanni compie, sotto la guida di Maria 63 enne (il cui corpo incorrotto però si è fermato all' età anagrafica di 16 anni, quando l' arcangelo Gabriele si manifestò per annunciarle l' incarnazione di Dio) per la redazione del suo Vangelo, quello teologico.
L' Apocalisse ed il Vangelo di Giovanni, nei suoi capitoli più importanti, sono da cornice a quest' opera cinematografica che Cannes 2019 non ha avuto il coraggio di mettere in selezione ufficiale, molto probabilmente per non impensierire proprio quel popolo di non credenti, che poi è la maggioranza dei cultori del liberismo in materia religiosa, il politicamente corretto della religione (per chi crede a modo suo nell' esistenza di Dio). Un errore, poteva essere la rivelazione della rassegna di quest' anno.
Il giudizio sul soggetto, sceneggiatura, montaggio e colonna sonora è ottimo, anche in considerazione dei mezzi economici con cui è stato realizzato il film (un budget inferiore a 0,14m USD), il resto del prodotto paga dazio alla evidente difficoltà di realizzare un opera così importante e di difficile interpretazione.
Elogio al cast, elogio alla fotografia, un po' meno al trucco, scenografia ed ai costumi.
A parere di chi scrive un film certamente da vedere, facendo attenzione al fatto che potrebbe essere il film che ci converte o ri-converte alla religione autentica dei nostri padri: il Cristianesimo autentico.
Voto 7,5 - film adatto a tutti.
A.K.E.
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