Martin Eden |
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Un film di Pietro Marcello.
Con Luca Marinelli, Jessica Cressy, Vincenzo Nemolato, Marco Leonardi.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 129 min.
- Italia 2019.
- 01 Distribution
uscita mercoledì 4 settembre 2019.
MYMONETRO
Martin Eden
valutazione media:
3,48
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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“Il mondo è dunque più forte di me”di Alessandro CamaitiFeedback: 100 |
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lunedì 8 marzo 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Martin Eden. Martin Eden, marinaio di umili origini, si innamora di Elena, una ricca e dolce ragazza aristocratica; dotato di un talento naturale per la scrittura, capisce che solo con lo studio e il sacrificio potrà al contempo realizzare appieno le proprie doti e conquistare l’amata, colmando l’abisso sociale e culturale che li divide. Il suo interesse per la cultura, la letteratura e la filosofia è autentico, senza secondi fini e lontano da considerazioni utilitaristiche; ma la tenacia con cui cercherà di realizzare e realizzerà le proprie aspirazioni letterarie si scontrerà duramente con la consapevolezza che, una volta raggiunto il successo, per conservarlo dovrà necessariamente cedere a quel mondo borghese fatto di mera apparenza, ipocrisia e vanità, dovendo rinunciare a qualcosa per lui imprescindibile: l’autenticità dei sentimenti. Non incline al compromesso (contrariamente al proprio editore che, di fronte delle difficoltà della vita, “sceglie la vita”), nell’animo di Martin si realizza un corto circuito che lo porterà, inevitabilmente e coerentemente, al suicidio. La stessa Elena, che prima lo lascia per poi ricercarlo solo dopo che sarà diventato famoso, verrà cacciata via in malo modo da Martin: anche lei, un tempo amata alla follia, rappresenta l’ultima delle sue delusioni, in quanto del tutto incapace di liberarsi dai condizionamenti familiari e totalmente inserita in quel ristretto mondo falso e convenzionale. Solo ed ormai completamente svuotato di sentimenti ed incapace, per scelta cosciente, di adagiarsi nei comodi panni dello scrittore borghese di successo ma totalmente inaridito nell’animo, il suicidio è quasi una scelta obbligata, epilogo assolutamente coerente con il proprio stile di vita... nuotando dalla riva verso il largo di quello stesso mare dove era nato e cresciuto, una sorta di “ventre materno” ove ritornare per conservare quell’incontaminata purezza che lo ha sempre contraddistinto.... verso una morte sicuramente preferibile rispetto ad una “non vita” terrena che lo dilaniava quotidianamente e di cui ormai era diventato prigioniero.
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