samanta
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domenica 29 dicembre 2019
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tutto è bene quelo che finisce bene
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E' un film natalizio ambientato nella prossimità del Natale in una Londra dei nostri tempi. La regia è delll'americano Paul Feig regista con un non eccezionale, per qualità e quantità, curriculum (tra gli altri:Mi sono perso il Natale e il remake del 2016 di Ghostbusters che si è rivelato un flop commerciale) . Diciamolo subito il film ha una trama e un soggetto accattivante e con elementi di originalità, l'ambientazione nei vicoli e nelle stradine di una Londra natalizia e inconsueta, è affascinante, la colonna sonora è molto bella.
La trama (elementi di SPOILER) Kate (Emilia Clarke che ha lasciato le vesti, si fa per dire della regina Daenerys del Trono di Spade) vive male con sé stessa, è pasticciona e combina guai, distratta perde i lavori, non solo si odia ma è in rotta con gli amici, con la famiglia che è fuggita da molti anni dalla Jugoslavia in guerra: la madre Petra (Emma Thompson), il padre che fa il taxista, la sorella Marta che ha lasciato la casa e vive con una compagna, quanto a lei passa di letto in letto con avventure occasionali, un anno prima ha subito il trapianto del cuore e questo l'ha profondamente sconvolta.
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E' un film natalizio ambientato nella prossimità del Natale in una Londra dei nostri tempi. La regia è delll'americano Paul Feig regista con un non eccezionale, per qualità e quantità, curriculum (tra gli altri:Mi sono perso il Natale e il remake del 2016 di Ghostbusters che si è rivelato un flop commerciale) . Diciamolo subito il film ha una trama e un soggetto accattivante e con elementi di originalità, l'ambientazione nei vicoli e nelle stradine di una Londra natalizia e inconsueta, è affascinante, la colonna sonora è molto bella.
La trama (elementi di SPOILER) Kate (Emilia Clarke che ha lasciato le vesti, si fa per dire della regina Daenerys del Trono di Spade) vive male con sé stessa, è pasticciona e combina guai, distratta perde i lavori, non solo si odia ma è in rotta con gli amici, con la famiglia che è fuggita da molti anni dalla Jugoslavia in guerra: la madre Petra (Emma Thompson), il padre che fa il taxista, la sorella Marta che ha lasciato la casa e vive con una compagna, quanto a lei passa di letto in letto con avventure occasionali, un anno prima ha subito il trapianto del cuore e questo l'ha profondamente sconvolta. Kate incontra un giovane strano Tom (Henry Golding) con cui fa amicizia e che la invita a guardare sempre in alto e che le presenta la vita in modo positivo. La storia ha un suo sviluppo con nella parte finale una sorpresa (che forse si poteva intuire) e con il recupero alla vita e agli affetti di Kate che cambia profondamente.
Ho esposto sopra le qualità del film, però l'ho trovato nel suo insieme molto dolciastro più che zuccheroso, il finale è all'insegna di un superficiale "vogliamoci tutti bene", ovviamente c'è l'applicazione del politycally correct: il momento omesessuale (quello che Pino Farinotti definisce strategico e obbligatorio in tutti i film) nel caso il rapporto lesbico tra Marta e la compagna, l'accoglienza agli immigrati con un un razzista che dà di matto in autobus (se c'é un popolo accogliente è l'inglese), c'é anche un pò di propaganda anti Brexit (potranno gli inglesi scegliere con chi stare!). Il personaggio di Kate assomiglia a quello di Hollly Golightly (non per nulla la Clarke ha recitato a teatro in Colazione da Tffany quella parte). La recitazione è di medio livello, la Clarke è decisamente migliorata dalla totale inespressività di interpretazioni precedenti, mentre mi ha deluso Emma Thompson che ha interpretta la madre con toni troppo da macchietta, senza infamia e senza lode la recitazione degli altri comprimari. In conclusione un'occasione sprecata si poteva fare uno spettacolo con un maggiore tono, ma la sceneggiatura in vari punti è apparsa pasticciata, peccato perché c'erano parecchi spunti originali di cui il regista non ha approfittato.
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bedtimedavide
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domenica 22 dicembre 2019
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i gave you my heart...
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Se decidi di guardare un film come Last Christmas, sotto Natale, è perchè ti aspetti di passare un paio d'ore sognanti, immerso in lucine ed addobbi festosi, ad immaginare la storia d'amore perfetta che vede contraddistinte (guarda caso?!) due personalità diverse tra loro ma fatte per stare insieme e bla bla bla. Insomma, la commedia romantica ricca di zuccheri sotto il vischio.
E se vi dicesse che non è proprio così?
Certo, si tratta sempre di una commedia nataliza, e sicuramente le lucine e gli addobbi in una splendida Londra non mancano, ma questa commedia ha qualcosa di speciale, un messaggio molto più individualista che romantico.
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Se decidi di guardare un film come Last Christmas, sotto Natale, è perchè ti aspetti di passare un paio d'ore sognanti, immerso in lucine ed addobbi festosi, ad immaginare la storia d'amore perfetta che vede contraddistinte (guarda caso?!) due personalità diverse tra loro ma fatte per stare insieme e bla bla bla. Insomma, la commedia romantica ricca di zuccheri sotto il vischio.
E se vi dicesse che non è proprio così?
Certo, si tratta sempre di una commedia nataliza, e sicuramente le lucine e gli addobbi in una splendida Londra non mancano, ma questa commedia ha qualcosa di speciale, un messaggio molto più individualista che romantico.
Senza voler svelare come si snoda la trama, posso solo dire che Last Christmas è un film per chi combatte ogni giorno la sua lotta privata, è una commedia di rinascita, speranza e solidarietà, con molto meno romanticismo da fiction come ci si aspetta.
Emilia Clarke è perfetta come attrice da comedy, con la sua bellezza quasi goffa e quel sorriso travolgente che ti fa da subito empatizzare con il suo personaggio.
Impeccabile come sempre anche Emma Thompson, che vi farà tanto ridere, senza però qualche piccola riflessione su un tema un pò più serio come l'impatto della Brexit nel Regno Unito.
Prima di vedere il film, riascoltate l'omonimo intramontabile classico natalizio, forse vi darà qualche indizio in più su ciò che vi aspetta in questa piacevola commedia per Natale.
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icutino
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domenica 12 gennaio 2020
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mah
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Last Christmas racconta la storia di Katarina, una immigrata slava che vive a Londra con la sua famiglia. Lavora in un negozio di addobbi natalizi e passa il resto del tempo a bere e a cercare di scroccare un letto dai suoi amici della city, per evitare di tornare a casa e avere a che fare con i problemi della sua famiglia.
Non mi sento di dare più di 2 stelle a questo film che vale solo per l'interpretazione di Emilia Clarke. Last Christmas è un film abbastanza banale e con una trama stiracchiata. Le musiche di George Michael che dovevano essere uno dei punti di forza del film, sembrano state aggiunte dove non erano previste. A questo punto mi chiedo se non si poteva fare un lavoro dignitoso senza dover pagare i (costosi) diritti per le canzoni del famoso artista recentemente scomparso.
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Last Christmas racconta la storia di Katarina, una immigrata slava che vive a Londra con la sua famiglia. Lavora in un negozio di addobbi natalizi e passa il resto del tempo a bere e a cercare di scroccare un letto dai suoi amici della city, per evitare di tornare a casa e avere a che fare con i problemi della sua famiglia.
Non mi sento di dare più di 2 stelle a questo film che vale solo per l'interpretazione di Emilia Clarke. Last Christmas è un film abbastanza banale e con una trama stiracchiata. Le musiche di George Michael che dovevano essere uno dei punti di forza del film, sembrano state aggiunte dove non erano previste. A questo punto mi chiedo se non si poteva fare un lavoro dignitoso senza dover pagare i (costosi) diritti per le canzoni del famoso artista recentemente scomparso. In alternativa il film poteva essere un musical, si sarebbe fatta più bella figura considerando le canzoni orecchiabili e il talento della protagonista che non se la cava male nelle esibizioni canore.
Il ritratto della Londra multietnica vista dalla parte dei poveri e degli emarginati e le ombre della brexit vengono messi in scena in maniera didascalica e sono quasi ridicole. L'unica cosa che riesco a salvare è l'interpretazione della protagonista che fa del suo meglio con una sceneggiatura non certo brillante. La love story tra Kate e Tom è la parte più interessante del film e poteva essere sviluppata di più inserendo più scene di loro insieme e dialoghi più incisivi. Ridicole e fuori contesto le scenette comico/sentimentali tra la proprietaria del negozio di addobbi natalizi e un presunto signore inglese.Le location sono azzeccate e trasmettono l'atmosfera natalizia come dovrebbe essere, purtroppo però l'incanto viene spento a causa di una storia abbastanza mediocre.
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felicity
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giovedì 7 gennaio 2021
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da vedere solo per emilia clarke
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Last Christmas è basato su una sceneggiatura di Emma Thompson, che si è ritagliata il ruolo della madre della protagonista.
Il vero punto di forza del film è Emilia Clarke. L'attrice non è nuova ai film romantici, qui Emilia non solo recita, ma canta anche, esibendosi in un canto natalizio. Ha una splendida voce, mentre il costume da Elfo che le fanno indossare la rende un po’ goffa, e quindi comicamente irresistibile.
Il suo personaggio, che dimostra un notevole attaccamento all'alcool e si diletta in brutte figure, ricorda un po' Bridget Jones.
Se guardiamo ai personaggi, si nota la volontà di regalare loro spessore e profondità, ma il risultato è un abbozzo di macchiette e caratterizzazioni che mirano alla simpatia e che rimangono sul piano superficiale.
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Last Christmas è basato su una sceneggiatura di Emma Thompson, che si è ritagliata il ruolo della madre della protagonista.
Il vero punto di forza del film è Emilia Clarke. L'attrice non è nuova ai film romantici, qui Emilia non solo recita, ma canta anche, esibendosi in un canto natalizio. Ha una splendida voce, mentre il costume da Elfo che le fanno indossare la rende un po’ goffa, e quindi comicamente irresistibile.
Il suo personaggio, che dimostra un notevole attaccamento all'alcool e si diletta in brutte figure, ricorda un po' Bridget Jones.
Se guardiamo ai personaggi, si nota la volontà di regalare loro spessore e profondità, ma il risultato è un abbozzo di macchiette e caratterizzazioni che mirano alla simpatia e che rimangono sul piano superficiale. La protagonista ha una storia da raccontare e un passato non sempre felice, ma l’empatia con lo spettatore non risulta continua ed è presente solo a momenti alterni. Nonostante la leggerezza del film, si approcciano anche temi importanti quali il razzismo, la povertà e i luoghi comuni.
Nel complesso, un film natalizio adatto per chi vuole rilassarsi e seguire una trama piuttosto semplice, ma che pecca nell’ironia spesso forzata e nel racconto di personaggi che faticano a connettersi con chi guarda.
C'è Londra addobbata a festa, c'è una protagonista vestita da Elfo che lavora in un negozio che sembra casa di Babbo Natale. Ci sono buoni sentimenti da commedia romantica, ma anche momenti di cinismo british creati dalla penna di Emma Thompson. Ci sono, poi, le canzoni di George Michael, che hanno ispirato questo curioso ibrido per le feste, che riesce a trovare il tempo anche per denunciare la Brexit e l'ostilità della Gran Bretagna di oggi nei confronti dello straniero. Ma soprattutto Emilia Clarke, mossette e occhioni compresi, che gira per la città senza meta.
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