Le verità

Kore-Eda Hirokazu, sceneggiatore, regista e montatore del suo ultimo film, "Le Verità", ritorna a guardare, come in "Affari di famiglia" i legami che gestiscono le relazioni tra persone consanguinee, e non solo. L'opera appare leggera ma ha un'anima funerea. Con la forza di raffinati e acuti dialoghi, e una rigorosa ed elegante messinscena, la pellicola coinvolge lo spettatore in un interessante e duro scontro-confronto tra due donne, una madre e sua figlia. Personaggi ben disegnati e caratterizzati, descritti nel loro malessere interiore. Costoro fanno i conti con un passato doloroso caratterizzato da dissapori e malsani rapporti affettivi. Ad interpretarli magistralmente due grandi attrici francesi, per la prima volta insieme sul grande schermo, Catherine Deneuve e Juliette Binoche. Lo script si fa sempre più sottile e complesso, preciso e solido; e la regia, sorprendentemente a suo agio in trasferta in Francia e con una lingua straniera, valorizza attese, rimpianti, sentimenti repressi e frustrati. Tra racconto meta-cinematografico e riflessione intimista, si interroga sul ruolo dell'attrice e sulle maschere che si indossano per potersi affermare...o vivere. Un grande cinema d'autore, assolutamente da non perdere.