Roberto Baldassarre
Cineclandestino
Non è assolutamente detto che un horror o un thriller devono per forza contenere nelle loro pieghe, o addirittura far leva, su scene da grandguignol o mozzafiato. La storia del cinema è lastricata di opere del terrore o gialli in cui tutto l'incubo e la paura si sostengono attraverso il non visto o il "vedo e non vedo". Si potrebbe citare, per quanto riguarda la suspense, Sir Alfred Hitchcock, che in molti dei suoi superbi thriller ha saputo costruire e mantenere l'inquietudine, e menzionare per quanto concerne l'horror tanto un paio di classici della RKO, ovvero Il bacio della pantera (Cat People, 1942) di Jacques Tourner o Il giardino delle streghe (The Curse of the Cat People, 1944) di Gunther von Fritsch e Robert Wise, quanto alcuni recenti horror che basano la paura su del finto Found Footage, come ha dimostrato il capostipite - Low Budget - The Blair Witch Project - Il mistero della strega di Blair (The Blair Witch Project, 1999) di Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez o come ha promulgato con successo, attraverso svariati suoi prodotti, la Blumhouse Productions. [...]
di Roberto Baldassarre, articolo completo (3439 caratteri spazi inclusi) su Cineclandestino 4 giugno 2021