Le Mans '66 - La grande sfida

Sono sostanzialmente d'accordo sulla valutazione generale del film con alcuni distinguo.
Ritengo che siano proprio le scene di gara la parte più noiosa di tutto il film, semplicemente perché sono per la maggior parte inverosimili. Come si può pensare che due piloti lanciati a 340 Km/h sul rettilineo di Hunaudieres invece che concentrarsi sulla strada si guardino in cagnesco dal finestrino e facciano a sportellate come su un autoscontro! Mi chiedo se il regista abbia banalmente mai visto in TV un Gran Premio e abbia mai avuto l'opportunita di vedere una ripresa dall'abitacolo per capire che a tale velocità la strada diventa larga meno di una tagliatella e si percorre un Km in circa 10(!) secondi... Mi pare poi veramente offensivo trattare Lorenzo Bandini, pilota ancora nella memoria dei tifosi e che di lì ad un anno avrebbe seguito la medesima sorte del protagonista del film, come la truce caricatura di un pivello che spacca il motore mandandolo fuori giri in un improbabilissimo e cocciuto testa a testa.
Questa eccessiva smania di spettacolarizzazione, tipica di certa filmografia Hollowoodiana,quando può forse andar bene nei polizieschi, ma sicuramente risulta sticchevole in un film che ha la pretesa di narrare la verità storica. Detto ciò, mi sembra che le parti meglio riuscite e più convincenti siano proprio quelle dove i personaggi si confrontano, questo dovuto alle ottime interpretazioni degli attori.Cristian Baley, come al solito, è superlativo nel disegnare un personaggio scorbutico, agggressivo ma anche padre tenerissimo e marito fedele e innamorato.
La storia poi ci dice che dopo pochi mesi le Ferrari si sarebbero prese una fantastica rivincita proprio a Daytona: se l'intenzione del film fsse stata quella di dirci che l'arroganza e la disonestà capricciosa dei colossi alla lunga non paga sul talento e sull'ingegno, almeno un post scriptum nei titolo di coda avrebbe potuto contibuire a smontare parte dell'enfasi retorica del film. Ma non penso che tale finezza interpretativa fosse nelle intenzioni degli sceneggiatori e del regista.