samanta
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martedì 1 ottobre 2019
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siamo esploratori non cacciatori di tesori
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Il film è adatto ai bambini che sono inferiori ai 12 anni. Si tratta di una pelllicola film così detta "live action", cioè di un film in parte interpretato da veri attori in carne e ossa, in parte c'é l'animazione, come in questo caso, con la creazione digitale di animali come la volpe Swiper (doppiata in originale da Benicio del Toro) e la scimmia Boots.
[Spoiler] La trama: il soggetto è tratto dalla serie animata Dora l'esploratrice e narra di una bambina Dora che vive nella foresta peruviana con i genitori Cole (Michael Pena) e Elena (Eva Longoria) che sono alla ricerca della mitica città Inca di Parapata e ricordano alla loro figlia che loro sono esploratori e non ricercatori di tesori.
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Il film è adatto ai bambini che sono inferiori ai 12 anni. Si tratta di una pelllicola film così detta "live action", cioè di un film in parte interpretato da veri attori in carne e ossa, in parte c'é l'animazione, come in questo caso, con la creazione digitale di animali come la volpe Swiper (doppiata in originale da Benicio del Toro) e la scimmia Boots.
[Spoiler] La trama: il soggetto è tratto dalla serie animata Dora l'esploratrice e narra di una bambina Dora che vive nella foresta peruviana con i genitori Cole (Michael Pena) e Elena (Eva Longoria) che sono alla ricerca della mitica città Inca di Parapata e ricordano alla loro figlia che loro sono esploratori e non ricercatori di tesori. Dieci anni più tardi Dora (Isabela Moner) viene mandata a studiare a Los Angeles presso gli zii, nel liceo stante la sua vivacità ha qualche problema con i compagni, quando scopre che i genitori si sono addentrati nella foresta per cercare la mitica città e non danno più notizie, corre in loro aiuto aiutata da tre compagni il cugino Diego (Jeffrey Wahlberg, giovane attore nipote del più famoso Mark), Sammy e Randy, a cui si aggiunge Alejandro un avventuriero equivoco. Dopo varie peripezie e avventure, i ragazzi che hanno l'aiuto della scimmia Boots. riusciranno a scoprire la città ed impedire ad un gruppo di avventurieri mercenari (aiutati dalla cattiva volpe Swiper) di impadronirsi dei tesori che rimarranno nascosti per sempre nella foresta, protetti dai loro guardiani.
Il film ha una sceneggiatura un pò raffazzonata e la prima parte è un pò lenta, per poi vivacizzarsi quando inizia la ricerca dei genitori di Dora nella foresta, la regia è James Bobin un regista inglese al suo quarto film (in precedenza Muppet, Muppet 2 e Alice attraverso lo specchio), ma la sua direzione non è brillante nel senso che un film di questo genere deve basarsi su un ritmo vivace e frenetico (per intenderci tipo Viaggio al centro della Terra del 2008) che qui non esiste, ma anche fiacca appare la recitazione, Dora recita come se cascasse sempre dalle nuvole e modesta anche la recitazione dei suoi amici, per quanto riguarda i genitori di Dora: Michael Pena è un attore che ha una notevole esperienza cinematografica (l'ultimo volta visto ne Il Corriere) qui però appare male utilizzato, così come Eva Langoria che è una brava attrice (qui appare in un evidente sovrappeso), ma esprime una recitazione smorta. I dialoghi anche sono modesti, insomma un film che sicuramente fa divertire i bambini piccoli, un pò meno i grandi che li accompagnano.
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eugen
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domenica 3 dicembre 2023
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simpatio film d''"avventura"
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"Avventura"e'un termine, che desidna un concetto ambiguo, ossia non chiaro: volendo, avventurosa e'la vita tout coort, sempre e comunque. Ma in genere, intendiamo per"avventura"qualcosa che va oltre la routine quotidiana, oltre il solito tran tran di ogni giorno(per quanto ogni giorno sia diverso dall'altro, come noto). Ecco, in questo senso, con cotinue esperienze, ossia "dy tiral and error"e'l'"avventura"di questo"Dora and the Last City of Gold"(Jomes Bobin, dal cartoon della Mickelodeon, screenplay di Nichols Toller e Matthew Robinson, 2019), dove la prima bambina e poi adolescente Dora, cresce nella foresta peruvina con i genirori archologi e poi viene inviata al liceo negli States, salvo poi vneir rapita e riportata nella giungla quasi dove i suoi genirori, nel fraqttempo, sono stati rapirti anch'essi.
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"Avventura"e'un termine, che desidna un concetto ambiguo, ossia non chiaro: volendo, avventurosa e'la vita tout coort, sempre e comunque. Ma in genere, intendiamo per"avventura"qualcosa che va oltre la routine quotidiana, oltre il solito tran tran di ogni giorno(per quanto ogni giorno sia diverso dall'altro, come noto). Ecco, in questo senso, con cotinue esperienze, ossia "dy tiral and error"e'l'"avventura"di questo"Dora and the Last City of Gold"(Jomes Bobin, dal cartoon della Mickelodeon, screenplay di Nichols Toller e Matthew Robinson, 2019), dove la prima bambina e poi adolescente Dora, cresce nella foresta peruvina con i genirori archologi e poi viene inviata al liceo negli States, salvo poi vneir rapita e riportata nella giungla quasi dove i suoi genirori, nel fraqttempo, sono stati rapirti anch'essi.... Vengono rapriti, per errore, con alcuni compagni di scuola che non hanno nulla a che vedere con ila giungla e fanno esperienze con lroo, sempre procedendo, a livello"empitrico"ma anche gnoseologico(di conoscenza)in simbiosi con questi altri amici e comapgni di sucola, imparando la socializzazione, dapprima difficile , ma anche rendendosi conto dei pericoli insiti in un"normal percorso vitale".. Il tutto viene descritto con una felice contaminazione tra film di personaggi in carne e ossa(attori, atrrici)e cartoon, con la tecnica orami avanzata ormai a disposizone da qualche anno, anche se in continua via di perferzionamento e accrescimento conoscitivo... Isabel Moner e'brva e convincente, come lo sono Eva Longoria e Michael Pena nella parte dei suoi genitori e gli/le altri/e, compresi, compreso Eugenio Derbez, nel ruolo del"vilain", il "cattivone"che mira solo al tesoro della citta incaica 'di Parpaat(ovvio archeitpo, volendo, ma la si puo'anche itnedere ptorpriamente.alla lettera, volendo). e non alla consocenza archeologica, pur se si presenta come studioso. Un divertissent, certo, che cerca anche di guardare oltre e che sul piano visivo risulta indubbiamente convicnente, Eugen
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