Pittoresca comicità da tv
di Alberto Pesce Giornale di Brescia
Dal 2004 era stata lunga stagione televisiva quella di La Qualunque, come Antonio Albanese se lo era schizzato a sketch di caustica ironia, prima di sbrigliarsi per il grande schermo in un lungo fiction di violento sarcasmo con quel «Qualunquemente», in paesello calabro borioso Cetto La Qualunque, ignorante e becero, donnaiolo e sbruffone, a specchio di un peggio sociale "l'uomo giusto" per la cupola mafiosa. Ora, da altra angolatura mettendo a nudo sarcastica critica di italico presente, «Cetto c'è senzadubbiamente» in un certo senso ne è il sequel. [...]
di Alberto Pesce, articolo completo (1670 caratteri spazi inclusi) su Giornale di Brescia 23 novembre 2019