pesca
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giovedì 6 settembre 2018
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alla ricerca di chistopher robin, il live action targato disney vi conquisterà
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Ispirato al romanzo “Winnie the Pooh” di A.A. Milne, il film è un adattamento in live action/CGI. Christopher Robin (Ewan McGregor), ormai adulto, vive a Londra con la moglie Evelyn ( Hayley Atwell) e la figlia Madeleine (Bronte Carmichael). Lavora per una società che produce valigie, la Winslow, sotto le direttive dell’inetto Giles Winslow (Mark Gatiss), figlio del presidente della società. La ditta è in gravi condizioni economiche ed è proprio a Christopher Robin che viene affidato il compito di trovare una soluzione, pena il licenziamento di molti operai e collaboratori. Christopher è molto cambiato, da tempo non pensa più agli amici del Bosco dei 100 Acri, né ride come una volta, troppo oberato dal peso del lavoro, tanto da dover rinunciare ad un weekend nel vecchio cottage di campagna con la sua famiglia.
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Ispirato al romanzo “Winnie the Pooh” di A.A. Milne, il film è un adattamento in live action/CGI. Christopher Robin (Ewan McGregor), ormai adulto, vive a Londra con la moglie Evelyn ( Hayley Atwell) e la figlia Madeleine (Bronte Carmichael). Lavora per una società che produce valigie, la Winslow, sotto le direttive dell’inetto Giles Winslow (Mark Gatiss), figlio del presidente della società. La ditta è in gravi condizioni economiche ed è proprio a Christopher Robin che viene affidato il compito di trovare una soluzione, pena il licenziamento di molti operai e collaboratori. Christopher è molto cambiato, da tempo non pensa più agli amici del Bosco dei 100 Acri, né ride come una volta, troppo oberato dal peso del lavoro, tanto da dover rinunciare ad un weekend nel vecchio cottage di campagna con la sua famiglia. Nel frattempo, Winnie è alla ricerca dei suoi amici e sarà solo grazie al suo intervento che Christopher Robin ritroverà la spensieratezza perduta. Nel cast figurano Ewan McGregor, impeccabile in questo ruolo. Riesce a comunicare anche solo attraverso lo sguardo: all’inizio del film, nell’uggiosa Londra, stanco per il lavoro, i suoi occhi appaiono quasi plumbei e privi di vita. Ma è sufficiente rivedere Pooh perché il suo sguardo diventi più luminoso. Il film è il racconto del viaggio di un bambino cresciuto in fretta, ma che mantiene dentro di sé quella scintilla vitale e fanciullesca, sepolta ma non offuscata dal grigiore di una vita cittadina troppo frenetica. Nel film si insiste molto sul concetto di ricavare per se stessi un momento di relax, in cui non fare niente, perché, anche a detta dell’orsetto, “è quando non si fa niente che accadono le cose migliori”. Gli amici del Bosco sono realizzati con tecnologia CGI e hanno un aspetto molto simile a quello dei peluche, davvero teneri. Le risate sono assicurate grazie al pessimismo di Ih-oh, ma anche agli strafalcioni linguistici di Pooh. Il tutto è ambientato in un’atmosfera un po’ retrò, con chiaroscuri e un’aria malinconica che pervade le scene, soprattutto quelle ambientate nel Bosco, quasi a sottolineare che ci si trova in un mondo lontano dal grigiore moderno, dove il sole splende, canti e mangi con gli amici e far niente è davvero la scelta migliore.
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giovedì 6 settembre 2018
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ritorno all'infanzia con winnie the pooh
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Ispirato al romanzo “Winnie the Pooh” di A.A. Milne, il film è un adattamento in live action/CGI. Christopher Robin (Ewan McGregor), ormai adulto, vive a Londra con la moglie Evelyn ( Hayley Atwell) e la figlia Madeleine (Bronte Carmichael). Lavora per una società che produce valigie, la Winslow, sotto le direttive dell’inetto Giles Winslow (Mark Gatiss), figlio del presidente della società. La ditta è in gravi condizioni economiche ed è proprio a Christopher Robin che viene affidato il compito di trovare una soluzione, pena il licenziamento di molti operai e collaboratori. Christopher è molto cambiato, da tempo non pensa più agli amici del Bosco dei 100 Acri, né ride come una volta, troppo oberato dal peso del lavoro, tanto da dover rinunciare ad un weekend nel vecchio cottage di campagna con la sua famiglia.
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Ispirato al romanzo “Winnie the Pooh” di A.A. Milne, il film è un adattamento in live action/CGI. Christopher Robin (Ewan McGregor), ormai adulto, vive a Londra con la moglie Evelyn ( Hayley Atwell) e la figlia Madeleine (Bronte Carmichael). Lavora per una società che produce valigie, la Winslow, sotto le direttive dell’inetto Giles Winslow (Mark Gatiss), figlio del presidente della società. La ditta è in gravi condizioni economiche ed è proprio a Christopher Robin che viene affidato il compito di trovare una soluzione, pena il licenziamento di molti operai e collaboratori. Christopher è molto cambiato, da tempo non pensa più agli amici del Bosco dei 100 Acri, né ride come una volta, troppo oberato dal peso del lavoro, tanto da dover rinunciare ad un weekend nel vecchio cottage di campagna con la sua famiglia. Nel frattempo, Winnie è alla ricerca dei suoi amici e sarà solo grazie al suo intervento che Christopher Robin ritroverà la spensieratezza perduta.
Nel cast figurano Ewan McGregor, impeccabile in questo ruolo. Riesce a comunicare anche solo attraverso lo sguardo: all’inizio del film, nell’uggiosa Londra, stanco per il lavoro, i suoi occhi appaiono quasi plumbei e privi di vita. Ma è sufficiente rivedere Pooh perché il suo sguardo diventi più luminoso. Il film è il racconto del viaggio di un bambino cresciuto in fretta, ma che mantiene dentro di sé quella scintilla vitale e fanciullesca, sepolta ma non offuscata dal grigiore di una vita cittadina troppo frenetica. Nel film si insiste molto sul concetto di ricavare per se stessi un momento di relax, in cui non fare niente, perché, anche a detta dell’orsetto, “è quando non si fa niente che accadono le cose migliori”. Gli amici del Bosco sono realizzati con tecnologia CGI e hanno un aspetto molto simile a quello dei peluche, davvero teneri. Le risate sono assicurate dal pessimismo di Ih-oh, ma anche dagli strafalcioni linguistici di Pooh. Il tutto è ambientato in un’atmosfera un po’ retrò, con chiaroscuri e un’aria malinconica che pervade le scene, soprattutto quelle ambientate nel Bosco, quasi a sottolineare che ci si trova in un mondo lontano dal grigiore moderno, dove il sole splende, canti e mangi con gli amici e far niente è davvero la scelta migliore.
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juri moretti
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martedì 11 settembre 2018
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il ritorno di phoo e i suoi amici
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Christopher Robin, dovrà ritornare al bosco dei 100 acri, perchè viene chiamato dal suo più grande amico d'infanzia Phoo, l'orsachiotto di pezza goloso di miele.
Una volta nel bosco succede uno spiacevole incidente con la valigetta di Christopher Robin.
Phoo e i suoi amici escono dal bosco per recuperare Christopher Robin e riparare l'incidente con la sua valigetta.
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Christopher Robin, dovrà ritornare al bosco dei 100 acri, perchè viene chiamato dal suo più grande amico d'infanzia Phoo, l'orsachiotto di pezza goloso di miele.
Una volta nel bosco succede uno spiacevole incidente con la valigetta di Christopher Robin.
Phoo e i suoi amici escono dal bosco per recuperare Christopher Robin e riparare l'incidente con la sua valigetta.
La Disney non smette mai di stupirci, io non credo che sia in crisi di idee, perchè anche se produce i remake dei suoi film o li trasforma in live action, lo fa con un certo stile che solo la disney sa fare, ed ha anche sempre un occhio attento nella scelta del cast, come in questo film, nel ruolo di Christopher Robin abbiamo Edward McGregor e la regia e di Marc Forster, regista di warld war z e il cacciatore di aquiloni.
Insomma un film per tutta la famiglia che lascia un messaggio sull'argomento amicizia e il ritornare bambini.
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felicity
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martedì 12 febbraio 2019
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un grande ritorno per l'orsetto winnie the pooh
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Un film per adulti o per bambini?
Il limite potrebbe essere quello di apparire troppo elegiaco e malinconico per i bambini e, nello stesso tempo, troppo schematicamente fantasioso per gli adulti.
Ciononostante il regista, scegliendo la strada del realismo magico, riesce a realizzare una straordinaria atmosfera nella quale McGregor e l'orsetto Pooh si confrontano con amabile feeling spingendo la metafora oltre il concetto di tempo di qualità, entrando ed uscendo dalla "terra di mezzo" della fiaba con ammirevole disinvoltura.
Da non perdere per i fan dell'orsetto Pooh.
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elgatoloco
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martedì 10 dicembre 2019
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il sogno, l'utopia!
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Con"Christopher Robin"(20018 Marc Foster, dalle opere di A.A.Milne su Winnie the Pooh), bella commistione di cinema di figura (cartoons)e di attori(interpreti"reali")vediamo veramente rivivere il mito di Peter Pan e del suo immortale autore, James Matthew Barrie. Winnie The Pooh, qui, è lo "psicopompo"che fa rivivere a Robin la sua eterna capacità di sognare, di tornare bambino, anche ora che è ormai impegnatissimo con il lavoro, presso una ditta che guarda e mira soltamente(come molte, nella "beneamata"società capitalistica...)alla massimizzazione del profitto, con Winnie e la sua bella combriccola, Robin riscopre il suo eterno fanciullino, per dirla con Giovanni Pascoli(Zuanin, per gli amici.
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Con"Christopher Robin"(20018 Marc Foster, dalle opere di A.A.Milne su Winnie the Pooh), bella commistione di cinema di figura (cartoons)e di attori(interpreti"reali")vediamo veramente rivivere il mito di Peter Pan e del suo immortale autore, James Matthew Barrie. Winnie The Pooh, qui, è lo "psicopompo"che fa rivivere a Robin la sua eterna capacità di sognare, di tornare bambino, anche ora che è ormai impegnatissimo con il lavoro, presso una ditta che guarda e mira soltamente(come molte, nella "beneamata"società capitalistica...)alla massimizzazione del profitto, con Winnie e la sua bella combriccola, Robin riscopre il suo eterno fanciullino, per dirla con Giovanni Pascoli(Zuanin, per gli amici...)anche se presumibilmente lo scrittore Milne di Pascoli saprà poco e non importa in realtà nulla che conosca questo comunque significativo(anche fuori dall'ambito italiano)poeta e autore. Che poi un domani ci sia veramente una fabbrica di valige(anche, forse meglio, però"valigie") che accetti il"dolce far niente"e conceda ferie pagate ai suoi dipendenti per favorire l'acquisto , appunto, dei suddetti bagagli è ancora utopia (senz'altro lo era all'epoca in cui è ambientato il film), ma ciò che importa è la volontà espressa, appunto. Bene il protagonista Ewan Mc Gregor, anche gli/le altri/e interpreti"in carne e ossa", ma la cosa funziona comunque in modo eccelso, più che altro, appunto, per la contaminazione di modalità espressive diverse(cartoons e interpretazione-recitazione). Siamo a livello decisamente altro, dove la spinta utopica non è per nulla da trascurare, anzi è da valorizzare quale impulso verso quanto lavora contro la"finalizzazione necessariamente consumistica e dromologica"in cui sembirano immersi come in una spirale da cui sembra non si possa in alcun modo uscire... El Gato
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