L'intento (apprezzabile) di raccontare e sdrammatizzare una malattia indicibile come l'Alzheimer si perde in un film pieno di situazioni poco plausibili. Umorismo discutibile e gag ripetitive
di Costanza Morabito La Rivista del Cinematografo
Til Schweiger raddoppia il suo Honig im Kopf (2014) trasponendolo in lingua inglese, forse con alte aspettative (il film originale era stato un successo al botteghino tedesco)... ma bassi risultati.
Un viaggio indimenticabile racconta infatti la storia di un nonno affetto da Alzheimer e della sua mirabolante vita in compagnia dell'affettuosa nipotina.
Ma quella che avrebbe potuto essere una storia delicata si trasforma in un pasticcio che esibisce una patinatura mielosa (è lì che è finito il "miele" che compare nel titolo originale?), un umorismo discutibile e risulta ripetitivo nelle sue gag esagerate. [...]
di Costanza Morabito, articolo completo (4241 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 21 marzo 2019