Titolo originale | Truth Or Dare |
Anno | 2018 |
Genere | Horror, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Jeff Wadlow |
Attori | Lucy Hale, Tyler Posey, Violett Beane, Nolan Gerard Funk, Hayden Szeto Landon Liboiron, Aurora Perrineau, Sam Lerner, Brady Smith, Sophia Ally, Tom Choi, Gregg Daniel, Vera Taylor, Ezmie Garcia, Andrew Howard, Omar Leyva, Leslie Stratton, Chasen Banks, Marcie Jean, Alexander Roberts, Ellie Laufer, Morgan Lindholm, Jake Delaney, Myron Natwick, Nefetari Spencer, Alexis Jacknow, Ruben Garfias, Bradley Snedeker, Lisa Catara, Tim Neff, Joe Ochman. |
Uscita | giovedì 21 giugno 2018 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,62 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 7 giugno 2019
Una studentessa americana in vacanza in Messico prende parte ad un gioco che risveglia alcune forze sovrannaturali molto pericolose. In Italia al Box Office Obbligo o verità ha incassato 2,1 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Un gruppetto di compagni di università decide di passare il suo ultimo Spring Break in Messico. L'ultima sera della vacanza a base di margarita e shottini i ragazzi incontrano un coetaneo che li indirizza ad una chiesa abbandonata dove decidono di giocare a "obbligo o verità". Ma il gioco, ahimé, non finisce con il ritorno all'università: una forza oscura li obbliga a continuare ed alza via via la posta, costringendo i ragazzi a rivelare verità sempre più scomode e dolorose e ad impegnarsi in sfide che diventano letteralmente questioni di vita o di morte. Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere la maledizione messicana e a portare a casa la pelle?
Obbligo o verità è l'ennesima scommessa della casa di produzione Blumhouse, specializzata in horror a basso budget, che ha alle spalle successi come Scappa e Split, nonché lavori di grana più grossa (ma commercialmente efficaci) come Paranormal Activity.
Qui però Blumhouse gioca troppo sul sicuro, imponendosi l'"obbligo" di rispettare un divieto ai minori pensato su misura per il pubblico adolescente, e rispettando una formula narrativa così rigidamente codificata da risultare artificiosa.
C'è del mestiere, da parte del regista Jeff Wadlow, anche sceneggiatore insieme a Jillian Jacobs, Michael Reisz e Christopher Roach, e la storia si lascia seguire, ma l'attenzione degli autori è più concentrata sulla dimensione "soap" delle relazioni fra i personaggi che sulla critica alla tendenza di tutti a nascondere a se stessi e agli altri la verità - la chiave di lettura con maggior potenziale horror - e ai social media, capaci di diffondere ogni tipo di messaggio in maniera virale (e virulenta). La concezione di genere più interessante, soprattutto da parte di Blumhouse Productions, è invece proprio quella di veicolare attraverso l'horror le inquietudini più profonde della contemporaneità, raccontando in forma metaforica quelle dinamiche che sfuggono alla narrazione cronachistica.
Obbligo o verità percorre strade già tracciate (vedi la saga di Final Destination, inaugurata quasi vent'anni fa) e ignora il potenziale di rinnovamento stilistico cui attingevano, ad esempio, Auguri per la tua morte o It follows.
L'ironia della quale il genere dovrebbe nutrirsi è qui relegata a qualche battuta isolata, e cede il posto al melodramma politically correct (l'amico gay che si finge etero con il papà poliziotto, la ragazza orfana che fugge dai legami affettivi). Il personaggio meno interessante, e invece più adatto a un ruolo di eroina negativa, è Olivia, la gattamorta che caccia tutti nei guai: ecco un vero archetipo da incubo, sul quale il film avrebbe dovuto fare leva con molta più convinzione.
Una studentessa universitaria americana, durante un viaggio in Messico, viene convinta con l'inganno a partecipare a una versione soprannaturale del gioco Truth or Dare, in italiano Obbligo o verità. La sessione di gioco non si conclude e la perseguita anche quando torna a casa, rivelando la sua natura micidiale ogni volta che un partecipante mente quando gli viene richiesta la verità o rifiuta di accettare un "obbligo".
"Mi chiedono spesso se dopo un successo come quello di Scappa: Get Out non voglia realizzare film più costosi, se insomma con tutti i buoni incassi che ho avuto non sia tentato di realizzare un film da 100 milioni di dollari. Potrei farlo, ma non voglio per molte ragioni, che si riassumono nel fatto che non credo sia altrettanto divertente. I rischi sono così alti che finisci per ripensare a ogni decisione, tutto deve essere approvato da un comitato. Invece quando fai film a piccolo budget hai libertà di manovra e puoi fare le tue scelte, giuste o sbagliate che siano. Questo anche perché si possono realizzare molti più film, proprio per la ragione che costano poco".
Jason Blum
Prodotto da Jason Blum e dalla sua Blumhouse, Obbligo o verità è un nuovo horror a basso budget ma dall'idea irresistibile (e replicabile in vari sequel), destinato a conquistare per lo meno il pubblico degli studenti americani che conosce benissimo il gioco in questione e spesso lo pratica nelle feste, tanto che è quasi immancabile la scena "truth or dare" nei film ambientati tra high school e college.
In Obbligo o verità il gioco diventa mortale e trasfigura i partecipanti facendone quasi delle forze demoniache che perseguitano gli altri giocatori. Con un effetto speciale semplice quanto inquietante, gli altri giocatori - anche quelli morti in veste di apparizioni fantasmatiche - hanno il volto deformato da un enorme sorriso. Il sorriso può inoltre indicare anche una sorta di possessione, tanto che quando un ragazzo rifiuta di partecipare la sua bocca si allarga proprio prima che lui inciampi e cada finendo per rompersi il collo. In un'altra scena del trailer vediamo un giovane, con il sorriso in volto, infilzarsi un occhio con una penna e poi sbattere la faccia contro il muro, spingendola in profondità e quindi uccidendosi. Quando diventerà chiaro a tutti che la posta in gioco è la vita o la morte, i giocatori sopravvissuti cercheranno risposte all'origine di tutto tornando in Messico, ma sarà sufficiente?
Nel cast spiccano volti amati dal pubblico dei teenager per la loro partecipazione a serie tv: Tyler Posey da Teen Wolf, Violett Beane da The Flash e Lucy Hale da Pretty Little Liars, Sam Lerner da The Goldbergs e Landon Liboiron da Hemlock Grove, che ne fa il più rodato nel genere horror. Regista, co-sceneggiatore e produttore, Jeff Wadlow aveva iniziato la sua carriera proprio con un horror, Nickname - Enigmista, quindi aveva raccontato un improbabile fight club tra studenti in Never Back Down e poi aveva avuto la sua grande occasione con Kick-Ass 2. Questo però non era andato abbastanza bene da portare a produrre un ulteriore capitolo e Wadlow si è ritrovato a scrivere e girare una commedia con Kevin James per Netflix, Autobiografia di un finto assassino.
Obbligo o verità costituisce quindi per lui una chance di rinascita, anche perché in caso di successo la politica della Blumhouse sui sequel è di lasciare il controllo creativo al team originale. Alla fotografia troviamo Jacques Jouffret, che per la Blumhouse ha già curato le luci dei primi tre capitoli della serie Purge - La notte del giudizio, mentre per la colonna sonora il regista torna a collaborare con Matthew Margeson, che già aveva musicato Kick-Ass 2 e più recentemente i due Kingsman.
Partiamo subito dicendo che il film non è altro che una banalissima scopiazzatura di "Final destination" (2000), l'idea di fondo è la stessa ci hanno solo aggiunto qualche variante. In quella pellicola la morte in persona perseguitava un gruppo di teenagers, rei di essersi salvati da un incidente aereo, facendoli morire nei modi più assurdi.
Jeff Wadlow, già regista di Kick Ass 2 ed altri discreti lavori, porta al cinema una storia dalle tinte horror con il principale obiettivo di far fare qualche sobbalzo sulla poltrona allo spettatore, raccontandoci anche le storie dei vari personaggi, mettendo a nudo i loro segreti e portandoli a superare le loro difficoltà. Il tutto condito da quell’adrenalina che in un film [...] Vai alla recensione »
Si potrebbe inziare così, con una citazione turr'altro che dotta ma simpatica"Fanno sempre scherzi stupidi"(Pippo Franco)una recensione di"Truh or Dare"(2018, jeff Wadlow, ma il soggetto è di Michael Reisz), dove in realtà prevalgono due pulsioni fondamentali: quella autodistruttiva.. da"cupio dissolvi", legata comunque all'istinto freudiano [...] Vai alla recensione »
Non commentando il fatto che nel trailer siano mostrate la maggior parte delle scene "inquietanti", il film è un totale buco nell'acqua. Scene prevedibili dalla prima all'ultima, senza escludere il colpo di scena, il segreto orribile da svelare. Tutti i personaggi sono banali e infantili e nel momento in cui dovrebbero collaborare tra di loro per non lasciarci le penne, [...] Vai alla recensione »
Durante lo spring break, dei ragazzi americani trascorrono una mini vacanza in Messico, l'ultima sera, coinvolti da un ragazzo, decidono di giocare ad Obbligo o Verità, il famoso giochetto adolescenziale si trasformerà in un incubo. La suspance dura poco, inquietanti le faccine che cambiano espressione, ma troppo poco per impressionare lo spettatore esigente che ha già alle [...] Vai alla recensione »
Soggetto interessante per quanto non particolarmente originale, ma scrittura e sceneggiatura sviluppate decisamente male, con momenti e passaggi validi, ma anche con snodi narrativi discutibili, legnosi o tirati per i capelli. I momenti adrenalinici sono a volte prevedibili e ampiamente telefonati, al punto da disinnescare il pathos e l'empatia con i protagonisti.
La Blumhouse continua a sfornare film di buon livello come questo. Grande idea quella di partire dal gioco Obbligo o Verità, e continuare con una storia misteriosa, in più aggiungere quelle esressioni facciali è stato il TOP.
L'anno scorso la Blumhouse si è imposta come il nuovo studio leader nella produzione di film di paura grazie agli ottimi Split e Get Out (che ha aperto al genere la via degli Oscar). Poi, però, è tornata all'horror adolescenziale, con il divertente Auguri per la tua morte e con questo thriller soprannaturale, una serie B accolta bene ai botteghini americani.
Durante una vacanza, un gruppo di amici gioca a «Obbligo o verità». Sorpresona: una forza oscura li costringe, anche a casa, a continuare la sfida, pena la morte. Dovranno così svelare i segreti più intimi e affrontare le prove più impegnative per restare vivi. Un film che sciupa rapidamente la buona idea iniziale, abusando anche del politicamente corretto.