The Happy Prince - L'Ultimo Ritratto di Oscar Wilde

  
"La maggior parte di noi vive sguazzando nelle fogne, solo che alcuni lo fanno guardando le stelle...
"Trovo "The Happy Prince" un film così sentito e riuscito da sembrarmi "vero" e anzi per estensione, verista in senso letterario, crudo, mi pare che ogni personaggio a partire dal grandissimo Rupert Everett sia così adeso al ruolo da non lasciare scampo a chi guarda, facendolo catapultare nella vicenda umana di una stella assoluta dei salotti e dei palcoscenici della Londra ipocrita e perbenista dell'Ottocento, quella dei "private vices, public virtues" quella dei bambini poveri e soli abusati per strada (Oliver Twist per intenderci), quella dei circoli letterari omosociali di Eaton dove si sono formate generazioni dirigenziali che praticavano la pederastia...giudicando chi, come nel caso di Wilde, fu così folle da palesare i suoi gusti sessuali...dal praticarli senza ritegno. Io ho letto Wilde, i racconti, i romanzi, le commedie, le poesie, la ballata di Reading e devo dire che il film restituisce letteratura e profondità, più che filologicamente ma sensibilmente, con un occhio innamorato e umano. Poi da donna rimango comunque sconcertata rispetto alle figure femminili presenti, meteore, cammei distanti, isolate nella loro identità ed ignoranza (la scena del festino a Napoli è veramente incredibile) e non posso che interrogarmi sul mondo attuale, su come quella realtà così viva (pensando poi anche a Gide, premio nobel per la letteratura e famoso pederasta, amico di Wilde) sia stata storicamente annullata, bruciata nei campi nazisti, repressa e maledetta...non so, per me c'è molto da riflettere, il film mi è piaciuto tanto davvero, lo consiglio...