Summer of '84 |
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Un film di François Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell.
Con Graham Verchere, Judah Lewis, Caleb Emery, Cory Gruter-Andrew.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 105 min.
- USA 2018.
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Adolescenti contro un serial killerdi Tom CineFeedback: |
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domenica 4 ottobre 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La storia si svolge nella tipica provincia nordamericana: la stagione e l’anno sono quelli del titolo. Davey è un quindicenne che vive in una classica cittadina americana dove non sembra succedere mai nulla. Trascorre le sue giornate con i suoi amici: Tommy, Dale e Curtis. Ha un’amica, Nikki, della quale è innamorato. I discorsi fra i maschi del gruppo vertono naturalmente sul sesso e sulle ragazze, ma Davey ha anche uno spiccato interesse per la cronaca nera ed è convinto che il suo vicino di casa, un poliziotto, sia un serial killer che ha già ucciso diversi adolescenti. Sempre più convinto dei suoi sospetti, Davey comincia a comportarsi come il protagonista de “La finestra sul cortile”: armato di binocolo, comincia a spiare ossessivamente l’uomo e coinvolge gli amici in questa sua indagine. Alcuni indizi sembrano dargli ragione: ma se si stesse sbagliando? “Summer of 84” non è un capolavoro, ma è un film curioso e notevole e merita almeno una visione. Ingiustamente bistrattato e scarsamente distribuito, in realtà è un thriller adolescenziale che mantiene una buona tensione e diverte, non disdegnando qualche risvolto amaro che riesce nel difficile compito di non rendere il film troppo nostalgico, costringendo lo spettatore a rimanere con i piedi ben piantati a terra e a non idealizzare troppo, se lo ha vissuto, quel periodo. La sceneggiatura di questo film equilibra tutti gli elementi della storia, tenendola bene in bilico tra il racconto di formazione e il thriller e delineando un quintetto di personaggi che, se pur modellati sugli stereotipi dei film sugli adolescenti girati proprio negli anni Ottanta, risultano verosimili e coerenti. Inoltre, alcuni risvolti duri della vicenda ( un pò inaspettati, perché il tono è parzialmente leggero, ma non dimentichiamoci che è pur sempre un thriller ) riescono a far emergere bene il contrasto tra le illusioni dell’adolescenza e la realtà di un mondo duro dove bisogna anche combattere ed essere vigili per non soccombere: un mondo dove le persone, spesso non sono quello che sembrano, dove la violenza si annida nelle case sotto una coltre di quiete apparente, dove si nascondono lupi travestiti da agnelli e dove l’amicizia può non essere eterna come sembra. La regia non gode di particolari guizzi ma, nello stesso tempo riesce a mantenere costante l’attenzione dello spettatore dando al film un buon ritmo. La ciliegina ( se non sulla torta, almeno sul dolcetto ) è la bellissima colonna sonora dei Le Matos che, con il suo largo uso di sonorità e ritmi in voga in quel decennio ( ricorda molto quelle del John Carpenter di quell'epoca ), riesce a trasportare musicalmente lo spettatore nel 1984 durante tutti i piacevoli minuti della durata di questo film.
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