Styx |
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Un film di Wolfgang Fischer.
Con Susanne Wolff, Gedion Wekesa Oduor, Alexander Beyer, Inga Birkenfeld.
continua»
Titolo originale Styx.
Drammatico,
durata 94 min.
- Germania, Austria 2018.
- Cineclub Internazionale
uscita giovedì 15 novembre 2018.
MYMONETRO
Styx
valutazione media:
3,43
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La via per il paradiso è sbarrata dell'infernodi FabioFeliFeedback: |
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martedì 20 novembre 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Styx di Wolfgang Fischer Rieke (Susanne Wolff) è una dottoressa tedesca esperta di pronto soccorso che passa la sua vacanza in barca a vela. Va in solitaria su Asa Gray, un guscio di 12 metri a vela e motore, partendo da Gibilterra diretta verso l’isola Asuncion, situata nell’oceano Atlantico a nord di S. Elena: il fazzoletto di terra è un paradiso tropicale per un rimboschimento operato dalla Marina Britannica nella metà del 19mo secolo. Rieke sfoglia un libro con splendide immagini dell’isola e non si preoccupa più di tanto quando dalla radio di bordo il personale di un mercantile che l’ha avvistata, il Pulpca, le annuncia una tempesta in arrivo. Il fortunale passa senza danni per la barca. Rieke continua il viaggio e avvista a poche centinaia di metri un battello in avaria, senza immaginare che la sua vita sta per cambiare. Getta un salvagente a un ragazzo che si è tuffato dal battello per nuotare verso di lei e lo tira a bordo: è un adolescente africano stremato, disidratato e in ipotermia, che presenta una grave ustione sulla schiena. Su un braccialetto c’è il nome, Wesley. Rieke lo cura e avverte via radio la Guardia Costiera della presenza del battello in avaria con persone che rischiano la vita: viene ammonita a non intervenire, perché i soccorsi – le si dice – arriveranno presto. E’ una bugia. Mentre attende i soccorsi, Wesley si rianima e cerca di convincere Rieke a dirigersi verso il battello dove c’è anche una sua sorella. Rieke, una dottoressa dedita a salvare vite, è in una grave incertezza: la legge del mare e la sua visione del mondo le imporrebbero di portare soccorso anche agli altri occupanti del battello, ma sarebbe un suicidio; Asa Gray non è in grado di accoglierli tutti. Va a vuoto anche il tentativo di Rieke di convincere via radio il comandante del Pulpca a intervenire e i soccorsi promessi non arrivano. E’ furiosa quando le giunge la risposta “non posso intervenire”. Urla nel microfono: “Non potete? VOI DOVETE!” … Wolfgang Fischer costruisce una storia che senza mezzi termini mette a fuoco la tragedia dei migranti, un dramma che coinvolge tutti. Rieke non ha esitato a salvare il ragazzo ma è certa che pagherà le conseguenze del suo atto. Era un dovere morale ed etico: lo dettavano la “legge del mare”, il giuramento di Esculapio e soprattutto l’umana solidarietà. Antigone, nella tragedia di Sofocle, infrange la legge di Creonte e seppellisce il fratello Polinice: va incontro alla distruzione della sua vita. Il film presentato al Festival di Locarno ha uno stile asciutto, senza sbavature: con ellissi ed eclissi narrative, con quasi solo le parole dei messaggi via radio che nascondono fragorosi silenzi. Rieke è sgomenta, ma sa di aver tentato tutto e sa di aver fatto l’unica cosa giusta e possibile. Styx, parola tedesca, in italiano suona Stige, il fiume dell’odio che scorre nell’Ade. La via per il paradiso di Asuncion è sbarrata dalla Stige infernale. L’odio per i migranti va cancellato: è il dovere morale ed etico di rimanere umani. Da non mancare.
Valutazione **** FabioFeli
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