Ethan Hawke un fuorilegge che dà sostanza alla vicenda
di Alessandra Levantesi La Stampa
Di nuovo in sodalizio dopo la riuscita esperienza di Born to Be Blue, l'attore Ethan Hawke e il regista/sceneggiatore Robert Budreau si rifanno con Rapina a Stoccolma al nutrito filone hollywoodiano dei film sui colpi grossi ispirandosi a un «evento reale seppur assurdo» come recita una scritta sui titoli di testa: ovvero la rapina alla Kreditbanken svedese, goffamente tentata nell'agosto 1973 dal criminale di seconda fila Jan-Erik Olsson. Il quale - con parrucca di capelli lunghi sotto un cappello da cowboy, un giubbotto nero da motociclista e occhiali a lenti blu - aveva sparato in aria e presi in ostaggio quattro impiegati (tre donne e un uomo), pretendendo come riscatto la scarcerazione immediata del detenuto suo amico Clark Olofsson, un milione circa di dollari, una Mustang azzurra in stile Bullitt e una via di fuga garantita dalla presenza dei sequestrati. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2273 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 20 giugno 2019