samanta
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venerdě 2 marzo 2018
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la vendetta di le carrč
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Probabilmente è Le Carrè che si vendica, i film che parlano di talpe nei servizi segreti difficilmente riescono bene, Red Sparrow non fa eccezione.
[SPOILER anche se non rivelo il finale] Dominika (Jennifer Lawrence) è una ballerina russa che per un incidente voluto da una sua rivale (di cui si vendica atrocemente) ha dovuto abbandonare le scene. Lo zio Vanya (che immaginazione per il nome ...) alto dirigente dei servizi segreti la induce a entrare in una scuola dei servizi dove diventare una red sparrow e cioè una spia che deve sedurre gli agenti o i diplomatici avversari. Il suo obiettivo è Nash (Joel Edgerton) un agente della CIA che per imprudenza ha dovuto scappare da Mosca, ma che è l'unico che conosca la talpa all'inteno del governo che gli fornisce notizie importanti.
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Probabilmente è Le Carrè che si vendica, i film che parlano di talpe nei servizi segreti difficilmente riescono bene, Red Sparrow non fa eccezione.
[SPOILER anche se non rivelo il finale] Dominika (Jennifer Lawrence) è una ballerina russa che per un incidente voluto da una sua rivale (di cui si vendica atrocemente) ha dovuto abbandonare le scene. Lo zio Vanya (che immaginazione per il nome ...) alto dirigente dei servizi segreti la induce a entrare in una scuola dei servizi dove diventare una red sparrow e cioè una spia che deve sedurre gli agenti o i diplomatici avversari. Il suo obiettivo è Nash (Joel Edgerton) un agente della CIA che per imprudenza ha dovuto scappare da Mosca, ma che è l'unico che conosca la talpa all'inteno del governo che gli fornisce notizie importanti. Il resto del film si svolge a Budapest, i due agenti s'incontrano, s'innamorano e Dominika passa dalla parte opposta collaborando con la CIA. Non rivelo colpi di scena finali con lo zio cattivo ucciso (ma non sorprendono molto perché il film è costellato di indizi che anticipano il finale).
Il film ha una trama a mio avviso ridicola, poi leggendo ho scoperto che è tratto da un libro scritto da un ex agente della CIA, ho capito perchè gli americani non ne azzeccano più una. Innanzitutto adesso il nemico è la Russia anzi Putin, così il film oltre a dipingere i russi come dei cattivi che praticano torture feroci (ma è così facile dimenticare Guantanamo , Abu Ghraib e le torture autorizzate dal governo USA?) sono proprio tutti stupidi a cominciare dallo zio Vanya che il regista per non sbagliare ha fatto interpretare da un sosia di Putin. La talpa non solo non viene scoperta, ma i russi addirittura se ne trovano due inserite nei servizi segreti. Il film inoltre è lento, troppo lungo (20 o 30 minuti in meno gli avrebbero giovato) privo di tensione e con poche scene di azione, si poi direbbe che la macchina propagandistica di Hollywood ha ricevuto un nuovo input: il nuovo nemico è la Russia, paese dipinto come una prigione (ma i russi perché adesso che possono non scappano come al tempo dell'URSS ?) dimenticando che Solgenitsin fu esiliato ma dagli USA ritornò nella Russia di Putin dove morì nel 2008. La regia è debole dello stesso regista di Hunger Games la ragazza di fuoco dove la Lawrence (reduce da un flop come Madre dove ha ricevuto la candidatura ai Razzie 2017) non dimostra una grande espressività. La Lawrence è talentuosa e lo dimostrano il lato positivo o American Hustle (con altro regista), ma manca di tecnica e lo dimostra il suo curriculum: non ha frequentato scuole di recitazione di un certo livello, così confonde l'impassibilità che può fare parte del corredo di una spia con l'inespressività, fa l'amore o uccide con la stessa espressione. Buona l'interpetazione di Jeremy Irons (alto dirigente dei servizi segreti) sempre di alto livello, invece un pò troppo caricaturale la recitazione di Charlotte Rampling (la feroce direttrice della scuola) quanto a Joel Edgerton non fa altro che bere vodka o wiskey dall'inizio alla fine. Molto buone l'ambientazione specie gli interni ricreati con accuratezza e buon gusto e la colonna sonora.
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udiego
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sabato 3 marzo 2018
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mediocre
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Francis Lawrence, regista della trilogia di “Hunger Games” e di “Io Sono Leggenda”, porta al cinema la storia tratta da un celebre romanzo di spionaggio, scritto dall’ex agente della CIA Jason Matthews. Intrigo, tradimenti e seduzione sono gli ingredienti principali di quest’opera, che non vuole trascurare anche l’aspetto interiore dei suoi protagonisti, principalmente nei loro rapporti famigliari.
Il regista austriaco, naturalizzato americano, concentra tutta la struttura cinematografica attorno al personaggio di Dominika, interpretata da una Jennifer Lawrence, la cui fisicità e sensualità sono adatte ad un film del genere.
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Francis Lawrence, regista della trilogia di “Hunger Games” e di “Io Sono Leggenda”, porta al cinema la storia tratta da un celebre romanzo di spionaggio, scritto dall’ex agente della CIA Jason Matthews. Intrigo, tradimenti e seduzione sono gli ingredienti principali di quest’opera, che non vuole trascurare anche l’aspetto interiore dei suoi protagonisti, principalmente nei loro rapporti famigliari.
Il regista austriaco, naturalizzato americano, concentra tutta la struttura cinematografica attorno al personaggio di Dominika, interpretata da una Jennifer Lawrence, la cui fisicità e sensualità sono adatte ad un film del genere. Ogni inquadratura ed ogni fotogramma sono a sua disposizione, come se anch’essi fossero affascinati da lei. Purtroppo però il lavoro si perde in una sceneggiatura che non riesce ad addentrarsi adeguatamente nel campo che vuole percorrere. E se il personaggio principale centra l’obiettivo dal punto di vista del fascino e dell’attrazione, non si può dire lo stesso del suo sviluppo psicologico nell’evoluzione della vicenda.
I fatti si susseguono l’uno dietro all’altro, senza suspance e fin troppo chiari e lineari. Le intenzioni di Dominika sono palesi sin dall’inizio ed i diversi rapporti che instaura con i personaggi che incontra nel corso della storia non lasciano adito a nessun dubbio o sospetto: sinceramente, per un film di spionaggio, questo può essere considerato un grandissimo difetto. Red Sparrow scivola così nei suoi 140 minuti di visione, alcuni anche abbastanza noiosi, senza lasciare traccia di sè, senza muovere lo spettatore e senza mai coinvolgerlo particolarmente, in un’opera dalle attraenti aspettative, ma che si rivela del tutto deludente.
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teodosio
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mercoledě 20 novembre 2019
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roba vecchia di 40 anni fa...da lasciar perdere.
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Incredibile. Un film fatto con il criterio degli anni '60 o '70 , con i brutti e malvagi bolscevichi che ricattano, minacciano, uccidono senza pietà...ma L'URSS non era caduta trant'anni fa? Forse l'ex agente l'agente della CIA Jason Matthews che ha scritto il racconto non lo sa...ma nemmeno tutti gli altri a Hollywood se ne sono accorti. Insomma i buoni (USA) non si sono accorti che il mondo è cambiato e insieme ad altri buoni (britannici) ci danno un film che dopo 10 minuti si sa come va a finire...
Film spazzatura che però fa cassa...evidentemente neppure buona parte del pubblico ocidentale si è accorta che siamo nel 2019 e non nel '59, o '69 o '79 e certe storie non reggono più, se non come ridicola propaganda o come "FAKE NEWS" come dice il Presidente (USA).
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Incredibile. Un film fatto con il criterio degli anni '60 o '70 , con i brutti e malvagi bolscevichi che ricattano, minacciano, uccidono senza pietà...ma L'URSS non era caduta trant'anni fa? Forse l'ex agente l'agente della CIA Jason Matthews che ha scritto il racconto non lo sa...ma nemmeno tutti gli altri a Hollywood se ne sono accorti. Insomma i buoni (USA) non si sono accorti che il mondo è cambiato e insieme ad altri buoni (britannici) ci danno un film che dopo 10 minuti si sa come va a finire...
Film spazzatura che però fa cassa...evidentemente neppure buona parte del pubblico ocidentale si è accorta che siamo nel 2019 e non nel '59, o '69 o '79 e certe storie non reggono più, se non come ridicola propaganda o come "FAKE NEWS" come dice il Presidente (USA)...
Per il resto i limiti recitativi della Jennifer Lawrence sono messi in evidenza, e questo non gli fa certo onore. Purtroppo questo non è uno dei vari "Hunger Games" dove la dura eroina protagonista trascinava il racconto della resistenza contro i cattivi... qui la storia è diversa e non regge. Se hai un incidente mentre balli, accidentale o no, e rischi il tuo posto di 1a danzatrice, cerchi un'alternativa nella tua istituzione, oppure cerchi le mille oppurtunità che Mosca ti offre...non vai a fare la spia, ne tantomeno i servizi segreti ti cercherebbero mai...questo racconto è da bambini un po' cretini. Non regge neppure un po'. Tutto questo film è insulso, forzatamente propagandistico e offensivo per intelligenza di chi lo guarda, oltrechè lento e noioso...povera Hollywood se oggi fa questa roba.
E povera Jennifer L. se accetta di scadere in questa roba...
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luigagli
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lunedě 12 marzo 2018
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una spia per mamma
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Dark lady per necessità: prima ballerina pervicace come solo certe discipline richiedono e poi altrettanto astuta spia. Tutto a causa dell'amore/odio per parenti vicini e lontani. Vittima e nipotina della imperitura guerra fredda (frantumata in mille rivoli - dice la direttrice del centro addestramento-). Stavolta non è l'amore tra uomo e donna che governa la storia ma quella per la madre e l'odio per lo zio (Vanya!!!) che la manipola per interesse senza possederla fino in fondo. Violenze di tutti i tipi incastonate nellla storia: lei, la rivalsa di tutte le donne per bellezza e intelligenza, lo zio (Matthias Schoenaerts elegantissimo e fuori parte). Grande plauso per i costumi.
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Dark lady per necessità: prima ballerina pervicace come solo certe discipline richiedono e poi altrettanto astuta spia. Tutto a causa dell'amore/odio per parenti vicini e lontani. Vittima e nipotina della imperitura guerra fredda (frantumata in mille rivoli - dice la direttrice del centro addestramento-). Stavolta non è l'amore tra uomo e donna che governa la storia ma quella per la madre e l'odio per lo zio (Vanya!!!) che la manipola per interesse senza possederla fino in fondo. Violenze di tutti i tipi incastonate nellla storia: lei, la rivalsa di tutte le donne per bellezza e intelligenza, lo zio (Matthias Schoenaerts elegantissimo e fuori parte). Grande plauso per i costumi. Attori notevoli per un film non indimenticabile ma da vedere.
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flyanto
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martedě 6 marzo 2018
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una molto intelligente e seducente eroina
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"Red Sparrow" del regista Francis Lawrence è una spy story in cui la protagonistra (Jennifer Lawrnce), dopo un incidente che le precluderà per sempre la propria carriera di ballerina classica presso il teatro Bolshoi di Mosca, viene convinta dallo zio ad arruolarsi presso i servizi segreti delò governo russo. Assolutamente contraria a tale tipo di attività, la giovane donna è costretta però ad accondiscendere alla proposta fattale al fine così' di potersi permettere di pagare l'affitto di casa e le cure costose per la tanto amata madre malata, ed è così che ella inizia un duro corso di addestramento per il ruolo di spia seduttrice e conseguentemente incaricata di svolgere importanti e pericolose missioni al servizio dello Stato.
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"Red Sparrow" del regista Francis Lawrence è una spy story in cui la protagonistra (Jennifer Lawrnce), dopo un incidente che le precluderà per sempre la propria carriera di ballerina classica presso il teatro Bolshoi di Mosca, viene convinta dallo zio ad arruolarsi presso i servizi segreti delò governo russo. Assolutamente contraria a tale tipo di attività, la giovane donna è costretta però ad accondiscendere alla proposta fattale al fine così' di potersi permettere di pagare l'affitto di casa e le cure costose per la tanto amata madre malata, ed è così che ella inizia un duro corso di addestramento per il ruolo di spia seduttrice e conseguentemente incaricata di svolgere importanti e pericolose missioni al servizio dello Stato. Ciò la porterà a trovarsi in diverse situazioni alquanto rischiose per la sua incolumità ed esistenza stessa finchè la donna riuscirà, in seguito a parecchi capovolgimenti di situazioni, a portare a termine positivamente quanto le era stato ordinato.
"Red Sparrow" è sicuramente un film molto avvincente per i suoi continui colpi di scena e le numerose ed intriganti situazioni che via via si presentano sullo schermo allo spettatore, inoltre, esso vi è da aggiungere che esso risulta ben girato e con un ritmo assai sostenuto e sempre più incalzante conseguentemente ai vari accadimenti, alcuni dei quali anche abbastanza crudi. Il tutto, insomma, funziona: i personaggi divisi tra l'eroina protagonista buona e gli altri personaggi intorno a lei a loro volta divisi tra buoni (pochissimi) e cattivi od, addirittura, doppio giochisti e pertanto parecchio ambigui e negativi.
Sicuramente films così avventurosi e ben congegnati se ne sono già visti in precedenza, ma "Red Sparrow" ha tutte le carte in regola per essere un perfetto 'spy movie' (del resto, è stato tratto dal best seller "Nome in Codice: Diva" dello scrittore Jason Matthews) e, pertanto, ad otttenere un successo pienamente meritato.
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