muttley72
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domenica 14 ottobre 2018
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pessima auto-parodia, dalla comicità involontaria
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Partendo dal presupposto che i primi due episodi di "Predator" sono tra i miei film preferiti, ero ansioso di verificare se qualcuno fosse stato in grado di realizzare un nuovo episodio della saga...il regista è infatti uno degli attori del primo film della serie.
iI "compitino" non era poi cosi difficile...personaggio e tecnologie aliene erano già note ed apprezzate, occorreva solo trovare qualche attore giusto (soprattutto il protagonista da opporre o affiancare a Predator) e riambientare la nuova avventura in un luogo idoneo (valorizzando in contesti idonei i personaggi), magari con una trama credibile, ma avvincente...questo avrebbe, credo, soddisfatto gli spettatori.
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Partendo dal presupposto che i primi due episodi di "Predator" sono tra i miei film preferiti, ero ansioso di verificare se qualcuno fosse stato in grado di realizzare un nuovo episodio della saga...il regista è infatti uno degli attori del primo film della serie.
iI "compitino" non era poi cosi difficile...personaggio e tecnologie aliene erano già note ed apprezzate, occorreva solo trovare qualche attore giusto (soprattutto il protagonista da opporre o affiancare a Predator) e riambientare la nuova avventura in un luogo idoneo (valorizzando in contesti idonei i personaggi), magari con una trama credibile, ma avvincente...questo avrebbe, credo, soddisfatto gli spettatori.
Purtroppo nulla di tutto questo è stato a mio avviso fatto:
1) la trama è inutilemente complicata e poco credibile (Predator sarebbe non un cacciatore di "trofei" nei vari pianeti, ma una specie con la mania da "gentista"...infatti essi catturano esemplari e poi ibridano le varie razze, compresa la propria....novità non certo richiesta, nè attesa.
2) gli attori non sono all'altezza del ruolo...e non parlo dei comprimari, ma dei personaggi centrali, che non hanno lo spessore necessario.
3) è stata inserita nella storia la figura del bambino autistico e degli ex militari "disturbati mentali", che formano il team che combatte contro gli alieni, una cosa che c'entra come i cavoli a merenda.
4) durante il film si combatte e si muore come in un film comico...quasi ridendo...non si tratta quindi di qualche momento di ironia, ma di "Parodia" quasi dissacrante...di un film si di fantascienza, ma "serio".
5) altre ingenuità (che non elenco per pietà) completano l'opera di distruzione.
P.S. Non cambierò il mio gusizio nemmeno se, malauguratamente, il film dovesse diventare "campione di incassi" (salvo dispiacermi per il genere umano, quando esso non si accorga di essere preso in giro)
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stramonio70
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martedì 23 ottobre 2018
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un insulto all'intelligenza dello spettatore
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Il primo Predator del 1987 con Arnold Schwarzenegger è e rimarrà un capolavoro della fantascienza action. Il secondo episodio del 1990 con Danny Glover era un seguito realizzato a fini commerciali assolutamente mediocre. Il terzo film del 2010 con Adrien Brody, seppur inferiore al primo, era inaspettatamente più che discreto ma questo quarto capitolo della saga di Predator è veramente imbarazzante. Tralasciando i toni da commedia, decisamente fuori luogo per una pellicola del genere, nel film non funziona niente. Cast pessimo a cominciare dal protagonista fighetto che dovrebbe riuscire simpatico ma sortisce l'effetto contrario. Il resto dei personaggi sono uno più imbecille (pardon pazzo) dell'altro per cui risulta inutile anche solo parlare di approfondimento psicologico.
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Il primo Predator del 1987 con Arnold Schwarzenegger è e rimarrà un capolavoro della fantascienza action. Il secondo episodio del 1990 con Danny Glover era un seguito realizzato a fini commerciali assolutamente mediocre. Il terzo film del 2010 con Adrien Brody, seppur inferiore al primo, era inaspettatamente più che discreto ma questo quarto capitolo della saga di Predator è veramente imbarazzante. Tralasciando i toni da commedia, decisamente fuori luogo per una pellicola del genere, nel film non funziona niente. Cast pessimo a cominciare dal protagonista fighetto che dovrebbe riuscire simpatico ma sortisce l'effetto contrario. Il resto dei personaggi sono uno più imbecille (pardon pazzo) dell'altro per cui risulta inutile anche solo parlare di approfondimento psicologico. La sceneggiatura sembra scritta da un bambino di dodici anni o da un adulto ritardato, fate voi. Vi faccio un esempio: ad un certo punto del film il bambino rapito dal predator nella sua astronave vede l'alieno armeggiare su dei pulsanti, chiama al telefono il padre che è sul tetto dell'astronave (in volo!) e lo avverte "Attento papà sta per attivare un qualche campo di forza!" appena in tempo per salvarlo dallo scudo che invece uccide gli altri due che sono con lui. Scena da mettersi a ridere, ve lo assicuro. Ora, da un film di questo tipo non mi aspetto certo la precisione e la plausibilità di "Inception" ma neanche la logica di un bambino dell'asilo. Bocciato su tutti i fronti perché anche gli effetti speciali non sono niente di che!
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carloalberto
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martedì 16 ottobre 2018
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predatore di incassi al botteghino
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Shane Black dirige con leggerezza e spregiudicatezza un film di cassetta, un action movie tutto effetti speciali senza contenuti drammatici, superficiale e disinvolto, confezionato ad hoc per un pubblico di teenagers, ispirato a Predator, uno dei due mostri preferiti dei film del genere fantascientifico, l’altro è il più fortunato Alien, messo in scena da registi del calibro di Ridley Scott e James Cameron. La sceneggiatura è sopra le righe con dialoghi da sit comedy che vorrebbero essere divertenti a tutti costi ma non lo sono e sviluppo della trama scontato e prevedibile con totale assenza di suspense.
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Shane Black dirige con leggerezza e spregiudicatezza un film di cassetta, un action movie tutto effetti speciali senza contenuti drammatici, superficiale e disinvolto, confezionato ad hoc per un pubblico di teenagers, ispirato a Predator, uno dei due mostri preferiti dei film del genere fantascientifico, l’altro è il più fortunato Alien, messo in scena da registi del calibro di Ridley Scott e James Cameron. La sceneggiatura è sopra le righe con dialoghi da sit comedy che vorrebbero essere divertenti a tutti costi ma non lo sono e sviluppo della trama scontato e prevedibile con totale assenza di suspense. Il film non ha nulla a che vedere con Predators del 2010 che ha come protagonista un vero attore, Adrien Brody. Qui il cast, diciamo eufemisticamente, non passerà alla storia. Si salva soltanto il piccolo Jacob Tremblay, già protagonista di Room, che interpreta il bambino autistico, rappresentazione politicamente corretta del disabile che non è un peso ma una risorsa insperata della società. Stesso intento politically correct nella equanime coloritura della pelle dei cattivi e dei buoni. Per estensione anche gli alieni sono suddivisi in buoni e cattivi. Il predator buono è un neo Prometeo venuto a portare le armi ai terrestri, l’alieno cattivo, la quintessenza del male, è un mostro invincibile ispirato alla creatura ibrida di Alien - La clonazione. Vista la sfilza di film di diverso genere che negli ultimi tempi sembrano diretti esclusivamente ad un pubblico adolescenziale sorge il dubbio che questo sia composto in maggioranza da teenagers, ovvero che gli adulti non esistono più perché oramai mimano non solo nel vestiario e negli atteggiamenti ma anche nel gusto e nella mentalità le nuove generazioni. La scena finale annuncia un sequel che di sicuro non andrò a vedere.
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domenica 14 ottobre 2018
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il peggiore della serie!
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Premessa: sono un amante del primo film, un amico del secondo, un detrattore di tutto il resto (terzo sequel e crossover con alien). Pensavo che dopo l'ultimo di peggio non si potesse fare e, invece... La storia è banale, raffazzonata e...incomprensibile. I personaggi sono una serie di stereotipi senza fine e confusionari (il protagonista è odioso, ma il titolo di top del peggio va al bambino autistico/cool/genio/patetico), spesso inutili (nel senso che non hanno senso nel corso della storia), sempre irrealistici (la protagonista femminile è una scenziata che spara come un cecchino e evidentemente passa più tempo in palestra che sui libri, i presunti folli che aiutano il protagonista e che egli trova "per caso", sono tutti espertissimi in combattimento che manco una squadra di Spetsnaz).
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Premessa: sono un amante del primo film, un amico del secondo, un detrattore di tutto il resto (terzo sequel e crossover con alien). Pensavo che dopo l'ultimo di peggio non si potesse fare e, invece... La storia è banale, raffazzonata e...incomprensibile. I personaggi sono una serie di stereotipi senza fine e confusionari (il protagonista è odioso, ma il titolo di top del peggio va al bambino autistico/cool/genio/patetico), spesso inutili (nel senso che non hanno senso nel corso della storia), sempre irrealistici (la protagonista femminile è una scenziata che spara come un cecchino e evidentemente passa più tempo in palestra che sui libri, i presunti folli che aiutano il protagonista e che egli trova "per caso", sono tutti espertissimi in combattimento che manco una squadra di Spetsnaz). Il regista cerca di inserire a caso tutto quello che ha reso memorabile il primo film - caccia in una foresta, terrore di una forza sconosciuta e soverchiante, il governo insabbiatore - senza prendere una strada precisa e scadendo in un banale action movie in cui non si capisce niente. Due cose, fra tante, incomprensibili nel film: perché i pazzi dopo essere scappati, decidono di aiutare il protagonista? In due scene si vede un cane gigantesco che non ha, apparentemente, alcun senso nella storia. Film insensato e inutile, deludente sotto tutti i punti di vista, specialmente per chi ha amato il primo
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martedì 23 ottobre 2018
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come rovinare un cult
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Noi tutti siamo rimasti male quando, nel glorioso Predator datato 1987, Hawkins perde la vita. Ebbene, se avessimo saputo che 30 anni dopo l'attore che interpretò lo sventurato soldato avrebbe partorito un abominio del genere il nostro dispiacere sarebbe stato pari allo zero. Anzi, forse avremmo provato anche una punta di piacere. Il film presenta una trama molto ma molto povera, dove i personaggi si rivolgono agli esemplari Yautja chiamandoli "predator".. no dico, ma stiamo scherzando?" Per circa due ore veniamo tediati da battute in stile action/comedy movie che andavano di moda circa 15 anni fa, e ogni tanto compaiono degli alieni che menano forte. Ogni personaggio sembra che gareggi per citare la battuta più idiota, inoltre non si percepisce mai la minaccia costante e invisibile dei temibili cacciatori.
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Noi tutti siamo rimasti male quando, nel glorioso Predator datato 1987, Hawkins perde la vita. Ebbene, se avessimo saputo che 30 anni dopo l'attore che interpretò lo sventurato soldato avrebbe partorito un abominio del genere il nostro dispiacere sarebbe stato pari allo zero. Anzi, forse avremmo provato anche una punta di piacere. Il film presenta una trama molto ma molto povera, dove i personaggi si rivolgono agli esemplari Yautja chiamandoli "predator".. no dico, ma stiamo scherzando?" Per circa due ore veniamo tediati da battute in stile action/comedy movie che andavano di moda circa 15 anni fa, e ogni tanto compaiono degli alieni che menano forte. Ogni personaggio sembra che gareggi per citare la battuta più idiota, inoltre non si percepisce mai la minaccia costante e invisibile dei temibili cacciatori. Mi spiace, ma dopo aver atteso così a lungo questo film, sono uscito dal cinema chiedendo scusa alla mia ragazza e anche a me stesso. Penoso.
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felicity
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venerdì 8 febbraio 2019
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certamente non entrerà nella storia del cinema
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Il mostro si rivela fin dalle prime sequenze, eliminando ogni alone di mistero.
La sua forza è nella tecnologia all’avanguardia e nell’evoluzione.
È un alieno alla costante ricerca di un upgrade, di formule genetiche che possano renderlo invincibile.
Come in un videogioco, col passare dei minuti il nemico diventa sempre più forte, e ai protagonisti servono dei “potenziamenti” per distruggerlo.
Il battaglione è formato da un gruppo di squilibrati che stavano per finire dietro le sbarre.
Con i loro problemi mentali, spingono l’acceleratore sulla carnevalata, senza mai prendersi troppo sul serio.
A salvare la situazione ci pensa un bambino autistico, in grado di decifrare codici venuti dallo spazio.
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Il mostro si rivela fin dalle prime sequenze, eliminando ogni alone di mistero.
La sua forza è nella tecnologia all’avanguardia e nell’evoluzione.
È un alieno alla costante ricerca di un upgrade, di formule genetiche che possano renderlo invincibile.
Come in un videogioco, col passare dei minuti il nemico diventa sempre più forte, e ai protagonisti servono dei “potenziamenti” per distruggerlo.
Il battaglione è formato da un gruppo di squilibrati che stavano per finire dietro le sbarre.
Con i loro problemi mentali, spingono l’acceleratore sulla carnevalata, senza mai prendersi troppo sul serio.
A salvare la situazione ci pensa un bambino autistico, in grado di decifrare codici venuti dallo spazio.
Cose dell’altro mondo, davvero ai confini della realtà.
Le sequenze d’azione, a volte sono confusionarie, altre volte semplicemente poco interessanti.
Sembra una parodia staccata dal film originale.
Forse era questo l'obiettivo, ma inserirlo direttamente nel franchise è una pugnalata al cuore per i fan della serie.
Se l’aspettativa è vedere un degno sequel del film originale con Schwarzenegger, la delusione sarà inevitabile.
The Predator tocca il punto più basso dell’intera epopea.
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domenica 28 ottobre 2018
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prodotto teen
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Partendo dal presupposto che,fare un sequel di un film campione di incassi e fi critica è sempre un azzardo( la storia del cinema ne è piena) questo nuovo The Predator, il "THE " fa più figo( già questa affermazione dovrebbe avvisarci dove stà virando la sceneggiatura)è a tutti gli effetti un prodotto esclusivamente x un pubblico teen....sono passati 30 anni dal primo Predator,in cabina di regia c'era Mr. Mctiernan ,ora al suo posto cé Shane Black sceneggiatore tra l'atro di arma letale e chi pensava che avrebbe dato nuova linfa al genere forse avrà di che dire....già il secondo capitolo del 1990 con Danny glover e Gary busey aveva deluso fan e aspettative al botteggino,si è dovuto aspettare il 2010 con Predators con Adrien brody abbastanza deludente ma forse il più vicino dei 3 sequel,per poi arrivare al nuovo The Predator ,dove tra dialoghi infelici e situazioni al limite del comico portano il film in un contesto difficile da decifrare,il film potrebbe essere azione,avventura,comicità insomma un prodotto fatto e confezionato x il teenager medio americano ,da Shane Black comunque visto le doti abbastanza scarse come sceneggiatore non si poteva prendere di più, completa il tutto un cast abbastanza infelice e poco credibile,il protagonista Boyd Holbrook è inespressivo come pochi,gli tiene il passo il povero figlioletto semi autistico e tutti i terzi scagnozzi che vengono smembrati ad uno ad uno dal gigantesco predator,si esce alla fine della proiezione con un senso di sconforto,sapere che soldi ed effetti speciali non servono a nulla se alla base non Cé una sceneggiatura credibile e dei buoni attori.
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Partendo dal presupposto che,fare un sequel di un film campione di incassi e fi critica è sempre un azzardo( la storia del cinema ne è piena) questo nuovo The Predator, il "THE " fa più figo( già questa affermazione dovrebbe avvisarci dove stà virando la sceneggiatura)è a tutti gli effetti un prodotto esclusivamente x un pubblico teen....sono passati 30 anni dal primo Predator,in cabina di regia c'era Mr. Mctiernan ,ora al suo posto cé Shane Black sceneggiatore tra l'atro di arma letale e chi pensava che avrebbe dato nuova linfa al genere forse avrà di che dire....già il secondo capitolo del 1990 con Danny glover e Gary busey aveva deluso fan e aspettative al botteggino,si è dovuto aspettare il 2010 con Predators con Adrien brody abbastanza deludente ma forse il più vicino dei 3 sequel,per poi arrivare al nuovo The Predator ,dove tra dialoghi infelici e situazioni al limite del comico portano il film in un contesto difficile da decifrare,il film potrebbe essere azione,avventura,comicità insomma un prodotto fatto e confezionato x il teenager medio americano ,da Shane Black comunque visto le doti abbastanza scarse come sceneggiatore non si poteva prendere di più, completa il tutto un cast abbastanza infelice e poco credibile,il protagonista Boyd Holbrook è inespressivo come pochi,gli tiene il passo il povero figlioletto semi autistico e tutti i terzi scagnozzi che vengono smembrati ad uno ad uno dal gigantesco predator,si esce alla fine della proiezione con un senso di sconforto,sapere che soldi ed effetti speciali non servono a nulla se alla base non Cé una sceneggiatura credibile e dei buoni attori...e questa è Hollywood nel 2018
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medusefpm
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mercoledì 17 ottobre 2018
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operazione difficile, abbastanza riuscita
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Shane Black torna alle origini ( non proprio) e lo fa a modo suo, ovviamente. Il tocco (pulp) del regista si sente, quella parolina con la c presente praticamente ovunque, ma piace e convince perché ha personalità e stiamo parlando di una saga che ne ha bisogno. Alcune scelte sembrano azzardate dal punto di vista innovativo (certe toccano il trash, d'altronde stiamo parlando di un alieno molto molto serie b e come tale va anche celebrato) ma erano salti che qualcuno doveva pur fare per dare respiro alla serie. Cosa che, proprio grazie ad alcune di quelle scelte, il film riesce a fare ampliando anche gli orizzonti e riscoprendo altri già plottati. Il film è inquadrato nel suo universo, in quello Yautja, vengono spiegate cose mai spiegate, i fan (come me) avranno di certo materiale per le loro congetture.
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Shane Black torna alle origini ( non proprio) e lo fa a modo suo, ovviamente. Il tocco (pulp) del regista si sente, quella parolina con la c presente praticamente ovunque, ma piace e convince perché ha personalità e stiamo parlando di una saga che ne ha bisogno. Alcune scelte sembrano azzardate dal punto di vista innovativo (certe toccano il trash, d'altronde stiamo parlando di un alieno molto molto serie b e come tale va anche celebrato) ma erano salti che qualcuno doveva pur fare per dare respiro alla serie. Cosa che, proprio grazie ad alcune di quelle scelte, il film riesce a fare ampliando anche gli orizzonti e riscoprendo altri già plottati. Il film è inquadrato nel suo universo, in quello Yautja, vengono spiegate cose mai spiegate, i fan (come me) avranno di certo materiale per le loro congetture.
SPOILER: mi riferisco anche a piccoli riferimenti come il fatto che finalmente i Predator usano le mandibole o il perché dei 'trofei'.
Nel complesso forse non alla pari del capostipite ma credo che il confronto Black non l'abbia voluto per quello che sembra essere davvero un gran bel reboot. Non capisco a cosa sia dovuto il riserbo dei fan, è Predator, anzi, finalmente qualcuno ha iniziato a rispondere (sottolineo ha iniziato) ai punti interrogativi di un universo tutt'oggi poco ( e male) esplorato. Il finale ha fatto storcere naso a diversè persone in sala ( me compreso) eppure non stona affatto.
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