Guerra fredda l'incubo torna nel sud est asiatico
di Roberto Nepoti La Repubblica
Questa volta c'è da sperare che il cinema non sia profetico: perché sullo schermo (vedi anche Hunter Killer, attualmente nelle sale) è tornata a deflagrare la Guerra Fredda tra Russia e Stati Uniti. Che poi tanto fredda non è. In Red Zone la combatte Jimmy Silva, bipolare agente americano che deve intercettare un quantitativo di cesio 139. La scena è un paese del sud-est asiatico; dove il misterioso Li Noor promette di rivelare il nascondiglio del micidiale elemento in cambio di asilo politico negli States. Al comando di un'unità d'élite, Jimmy affronta mille pericoli per portarlo in salvo. Un film sulla carta promettente, ma che accumula i difetti; sceneggiatura inutilmente complicata, sequenze di combattimento difficili da seguire, protagonista (Mark Wahlberg) poco simpatico. Meglio di lui se la cava Iko Uwais, star indonesiana dei film d'azione in trasferta di lancio internazionale.
Da La Repubblica, 15 novembre 2018
di Roberto Nepoti, 15 novembre 2018
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