Per amico un leone vero senza trucchi
di Roberto Nepoti La Repubblica
Valido esponente del cinema di realtà, Gilles De Maistre ha concepito Mia e il leone bianco mentre girava un documentario sull' amicizia tra bambini e animali selvatici. La storia, immaginaria ma ispirata a un fatto autentico, si svolge in Africa del Sud e riguarda una ragazzina, Mia, che diventa migliore amica di un leone bianco chiamato Charlie. La prima parte, più che un film sulla protezione animale, sembra una commedia Disney col felino come grosso gatto domestico. Nella seconda subentra l'elemento drammatico: un traffico di animali destinato ai ricconi che vogliono fregiarsi di trofei di caccia. La cosa straordinaria è che l' interazione tra la ragazza e il leone è stata realizzata senza effetti digitali, a prezzo di tre anni di lavorazione che hanno seguito l'evolversi del loro rapporto. Malgrado la visione di un'Africa troppo "paradiso perduto", la verità delle immagini vale la visita.
Da La Repubblica, 17 gennaio 2019
di Roberto Nepoti, 17 gennaio 2019
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