Credo che ce ne voglia di fantasia per creare qualcosa di brutto, forse anche di più di quella che serve per inventarsi un capolavoro.
A me questo film non è piaciuto per nulla.
Innanzitutto niente risate, manco sorrisi: ho allargato un pelo le labbra per una battuta di Catania, e poi basta.
L' omosessualità qua viene ancora messa in burletta: da etero posso affermare che mi dispiace pure vedere il mondo omosex ritratto in questo becero modo.
Ma tant'è...
Gli attori, mah... non vedo nessun lampo di professionalità, tutto è sottotono ed anche l' Abatantuono, come negli ultimi xxx film sembra che sia pure infastidito dalla macchina da presa e si preoccupi di svolgere il compitino più in fretta possibile per scappare dall'aula molto prima del suono della campanella.
E dire che dovrebbe impegnarsi più di tutti, essendo anche uno dei titolari della Colorado Film.
La Guerritore forse è l'unica che tenta di immedesimarsi nella parte, ma, ahinoi, intorno ha il vuoto.
Stenderei un pietoso velo per la Del Bufalo: a me non emoziona e non fa ridere manco dietro lauto pagamento: di tutti i film e spettacoli dove l'ho vista più che fastidio non ho provato.
Avrà anche una bella voce, ma a che serve una voce senza nulla attorno?
E poi che noia: questi film tutti uguali con gli stessi attori che cambiano solo il nome (spesso le parti no): mancava qua forse Fabio De Luigi e la reunion era completa.
L'altro (inutile) Ruffini forse sarebbe stato ridondante vista la presenza della Del Bufalo.
Della trama, che dire: nulla di più scontato e banale con forzato happy ending: si potevano inventare qualcosa di meglio.
Praticamente fin dalle prime scene tutto è "telefonato": ad esempio il protagonista che parla con la controparte che si vorrebbe far credere femmina, prima di mostrare la barbuta e opulenta realtà mascolina, è inutile quanto mettere un dito per bloccare l'acqua che esce da un colapasta; insomma, ma se già dalla locandina capisci che siam di fronte ad una storia "omo-oriented", cosa vorresti impapocchiarci con ste inquadrature?
Già: la locandina...da sola ti riassume il film. Sai che il padre si opporrà, ma alla fine capitolerà, sai che la madre farà la parte da leone (già vincitrice in partenza e, ovviamente, predominante nella famiglia, dalla quale il figlio non proprio "maschio"...), sai che i due convoleranno a (in)giuste nozze.
E che brutta figura la tipa schizzata che tenta di accaparrarsi il protagonista, il guidatore di corriera "en travestì" e il mai credibile prete/Catania che vorrebbe farci credere che la chiesa possa anche chiudere un occhio sui matrimoni gay...
Insomma, questo lavoro è una commediaccia tirata su male, recitata peggio e finita orrendamente.
Come dire: aspettatevi un seguito!
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