Caterina Bogno
Film TV
Come quella di tanti colleghi più o meno celebri, anche la vita dell'alpinista Hans Kammerlander è tutta scandita da un'incessante dialettica di trionfi e ferite, di nobili slanci e di pulsioni oscure. Nel curriculum dell'altoatesino figurano diversi primati (12 ottomila senza ossigeno, la discesa dall'Everest e dal Nanga Parbat con gli sci) e altrettante tragedie (la morte di due compagni sul Manaslu, nel 1991, ma anche la guida in stato d'ebrezza costata la vita a un ragazzo) che il film ripercorre in un'alternanza di materiali d'archivio, interviste - con Werner Herzog, che nel 1984 aveva documentato l'ascesa di Kammerlander e Reinhold Messner al Gasherbrum - e ricostruzioni naïf del vissuto: un pastiche ambizioso che annacqua nella spettacolarità delle immagini la voce piena di storie del suo protagonista. [...]
di Caterina Bogno, articolo completo (874 caratteri spazi inclusi) su Film TV 7 gennaio 2020