samanta
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lunedì 22 ottobre 2018
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sogni proibiti
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Il film ha la regia di Daniel Auteuil che è un noto e bravo attore francese ormai sulla breccia da parecchi decenni nei palcoscenici e nella cinematografia , mentre nella direzione dei film questo è il suo quinto lavoro, Auteuil è anche l'interprete di Daniel appartenente alla media alta borghesia ormai vicino ai 60 anni con una moglie Isabelle (Sandrine Kiberlain premio Cesar e un discreto curriculum nel cinema e in TV) un pò oppressiva e una vita monotona. [Spoiler]. Daniel incontra il suo vecchio amico il ricco Patrick (Gerard Depardieu) che ha appena mollato la moglie (amica di Isabelle) dopo 30 anni di matrimonio per una giovane ragazza di 25 anni, Daniel su insistenza di Patrick combina una cena a casa sua vincendo le resistenze della moglie che non vuole vedere "una cozza di 25 anni".
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Il film ha la regia di Daniel Auteuil che è un noto e bravo attore francese ormai sulla breccia da parecchi decenni nei palcoscenici e nella cinematografia , mentre nella direzione dei film questo è il suo quinto lavoro, Auteuil è anche l'interprete di Daniel appartenente alla media alta borghesia ormai vicino ai 60 anni con una moglie Isabelle (Sandrine Kiberlain premio Cesar e un discreto curriculum nel cinema e in TV) un pò oppressiva e una vita monotona. [Spoiler]. Daniel incontra il suo vecchio amico il ricco Patrick (Gerard Depardieu) che ha appena mollato la moglie (amica di Isabelle) dopo 30 anni di matrimonio per una giovane ragazza di 25 anni, Daniel su insistenza di Patrick combina una cena a casa sua vincendo le resistenze della moglie che non vuole vedere "una cozza di 25 anni". La cena avviena e Patrick presenta Emma (Adriana Ugarte attrice spagnola di 33 anni con una buona esperienza cinematografica) una ragazza bellissima e estroversa, il suo fascino ammalia Daniel che sogna ad occhi aperti durante la cena avventure mirabolanti con la ragazza e provocando numerosi equivoci. Alla fine tutto si sitemerà con un rinnovato affetto tra tra Daniel e Isabelle
Il film invero è un pò deludente, si salva la prima parte con questa alternanza di realtà e sogni che determina equivoci esilaranti e comici, anche perché Auteuil è una maschera simpatica, peraltro nella seconda parte diventa francamente noioso, con il sogno finale che non finisce più e viene a confondersi con la realtà. L'errore del regista è che non ha staccato bene le scene in cui Daniel sogna da quelle reali e non ha velocizzato il passaggio da un piano all'altro. Forse avrebbe dovuto rivedere un paio di volte Sogni Proibiti con Danny Kaye e Virginia Majo, film insuperabile nel genere, che gli avrebbe dato utili suggerimenti per meglio armonizzare la doppia vita di Daniel tra la fantasia e la realtà. L'interpretazione di Auteuil è buona, così come sono discrete le interpetazioni della Kimberlain e della Ugarte che ha dalla sua una notevole fisicità. Discorso a parte Depardieu, attore non solo bravissimo ma con una comunicatività non comune, che fa un'interpetazione penosa, sembra che sia capitato per caso sul set e non aspetti altro che andare via con l'assegno in mano. Certamente questa interpretazione contribuisce alla mediocrità del film.
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sabato 20 ottobre 2018
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sogno di una notte di mezza età…difficile rimanere svegli!
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Daniel Auteuil veste nuovamente i doppi panni di attore e regista per una commedia romantica tratta dalla pièce teatrale, scritta da Florian Zeller “L’Envers du décor”, interpretata da lui stesso nel 2016. Quattro i personaggi per un cast di lusso. Auteuil interpreta Daniel, un tranquillo editore nonchè prototipo di uomo borghese di mezza età, sposato con l’anonima professoressa Isabelle (Sandrine Kiberlain). Gérard Depardieu è Patrick, un amico di vecchia data della coppia il quale, durante una cena a casa di Daniel e Isabelle, presenta ai due Emma (la musa di Almodovar Adriana Ugarte), giovane donna spagnola per la quale ha lasciato sua moglie. Il canovaccio inizialmente si snoda attraverso il clichè tipicamente francese dell’inevitabile imbarazzo tra i quattro.
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Daniel Auteuil veste nuovamente i doppi panni di attore e regista per una commedia romantica tratta dalla pièce teatrale, scritta da Florian Zeller “L’Envers du décor”, interpretata da lui stesso nel 2016. Quattro i personaggi per un cast di lusso. Auteuil interpreta Daniel, un tranquillo editore nonchè prototipo di uomo borghese di mezza età, sposato con l’anonima professoressa Isabelle (Sandrine Kiberlain). Gérard Depardieu è Patrick, un amico di vecchia data della coppia il quale, durante una cena a casa di Daniel e Isabelle, presenta ai due Emma (la musa di Almodovar Adriana Ugarte), giovane donna spagnola per la quale ha lasciato sua moglie. Il canovaccio inizialmente si snoda attraverso il clichè tipicamente francese dell’inevitabile imbarazzo tra i quattro. Frecciatine, gaffes dietro ad ogni angolo e rancori più che manifesti. Ma la vera storia comincia quando Daniel, estraniandosi a più riprese dal contesto conviviale, si immerge in un sogno ad occhi aperti durante il quale immagina di vivere una relazione proprio con la giovane donna dell’amico. L’intera pellicola è giocata su due binari paralleli, sogno e realtà. Lo spettatore viene catapultato in dimensioni puramente immaginarie e vissute istantaneamente solo da Daniel/Auteuil: una visionaria ed improbabile vacanza ad Ibiza con tanto di costumi alla Brigitte Bardot indossati dalla Ugarte ed una surreale fuga in una grigia Venezia, appena riconoscibile nelle famose sagome lagunari e dall’evidente rimando dannunziano. Tuttavia la sceneggiatura insiste troppo sulle visioni oniriche finendo per stancare lo spettatore, tant’è che risultano più godibili i brevi momenti in cui lo scenario è quello reale ed il merito di ciò va certamente attribuito alle monumentali (seppur in questo frangente volutamente smorzate) qualità recitative di Depardieu, all’esilarante espressività della Kiberlain(il personaggio meglio riuscito nella caratterizzazione) e all’accecante intensità della Ugarte, peculiarità che purtroppo non riescono comunque a sottrarre i personaggi da un senso di “già visto” tangibile lungo tutto lo snocciolarsi della vicenda. La pellicola dovrebbe far sorridere, in realtà a tratti finisce per annoiare e per deludere, soprattutto nel finale, laddove con un coup de theatre Auteuil avrebbe potuto offrire qualcosa in più rispetto al misero, stereotipato e banale epilogo. Il sogno di una notte di mezza età di Auteuil non decolla dall’inizio alla fine e nel mentre si fatica a restare svegli. www.auracult.com
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flyanto
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mercoledì 24 ottobre 2018
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fantasie proibite
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Parafrasando Shakespeare, “Sogno di una Notte di Mezz’Età” è una divertente commedia francese dove l’attore Daniel Auteuil, qui in veste anche di regista, narra dell’incontro tra due coppie di amici di mezza età una sera, a cena, a casa del protagonista e di sua moglie, al fine di conoscere la nuova e più giovane partner dell’amico che nel frattempo ha lasciato definitivamente la consorte. Nel corso della serata e dei vari convenevoli, l’uomo rimane molto colpito dalla nuova arrivata e piano piano se ne invaghisce, immaginando e sognando eventuali situazioni in cui trovarsi solo con lei ed un possibile relazione sentimentale che gli faccia abbandonare la propria routine coniugale.
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Parafrasando Shakespeare, “Sogno di una Notte di Mezz’Età” è una divertente commedia francese dove l’attore Daniel Auteuil, qui in veste anche di regista, narra dell’incontro tra due coppie di amici di mezza età una sera, a cena, a casa del protagonista e di sua moglie, al fine di conoscere la nuova e più giovane partner dell’amico che nel frattempo ha lasciato definitivamente la consorte. Nel corso della serata e dei vari convenevoli, l’uomo rimane molto colpito dalla nuova arrivata e piano piano se ne invaghisce, immaginando e sognando eventuali situazioni in cui trovarsi solo con lei ed un possibile relazione sentimentale che gli faccia abbandonare la propria routine coniugale. Capirà che è meglio non intraprendere avventure nuove, magari poco durature e, dunque, poco sicure.
Tra realtà e fantasia si snoda l’intera pellicola che necessita però da parte dello spettatore una certa attenzione al fine di comprendere bene quanto accade sullo schermo, se sia, appunto, reale o soltanto dal protagonista immaginato. In ogni caso il film non risulta difficile da seguire e capire e in una fantasiosa e divertente girandola di eventi e sentimenti esso procede allegramente ed ironicamente sostenuto da dialoghi brillanti e mettendo a confronto le due coppie. Ben interpretato dagli attori Daniel Auteuil e Gérard Depardieu che troneggiano su tutti, ma essi sono dei fuori classe professionalmente parlando e, pertanto, risultano una garanzia per il film, le attrici Sandrine Kiberlain ed Adriana Ugarte, nelle rispettive parti della moglie e della giovane compagna, ben sostengono il confronto ai due sopra citati ed, anzi, in perfetta sintonia con loro, si amalgamano in maniera naturale, creando un insieme armonico e contribuendo anch’elle alla riuscita del film
Leggero e senza troppe pretese, “Sogno di una Notte di Mezz’Età” è consigliabile soprattutto se si vuole trascorrere poco più di 90 minuti in tutta spensieratezza.
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cardclau
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venerdì 19 ottobre 2018
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un megaflop
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Il film di Daniel Auteil, che adesso si cimenta nella regia, si chiama Amoureux de ma Femme [Gli amanti di mia moglie]. L’hanno proposto in italiano col titolo “Sogno di una notte di mezza età”, che fa pensare alla splendida commedia di William Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate”. Ma il curatore italiano, al di là dell’effetto intellettualoide di tale accostamento, che vorrebbe essere un po’ stimolante, non sembra aver tenuto in debito conto la lontananza siderale tra le due esperienze. Non è che i temi affrontati dal film siano di poco conto: il mito (e l’illusione) della perenne virilità del maschio nonostante i segnali fisici siano già andati inesorabilmente in senso contrario, con l’invecchiamento; l’arte della seduzione della femmina, sia essa per amore, o per bisogno di sicurezze (solo in apparenza più prosaicamente legate al denaro); il cambiamento delle modalità di relazione tra i due sessi col passare del tempo. Ma il film non riesce, non procede in modo coinvolgente, anzi in modo oltremodo noioso, e la tarda età fallisce clamorosamente nelle sue doti più rilevanti, il senso di realtà, la consapevolezza, la saggezza, la presa di responsabilità. La realtà miscelata con le fantasie di uno stato onirico persistente, contribuisce a smarrire lo spettatore. La figura di Daniel [Daniel Auteil] è persino offensiva, nel suo atteggiamento sbavante (la virilità un antico ricordo, perdutamente sbiadito) una continua macchietta: anche gli adolescenti sanno comportarsi molto meglio. Patrick [Gérard Depardieu] è senza sale, assolutamente amimico, non so perché si sia “rifatto”, o per l’obesità morbigena. Emma [Adriana Ugarte] forse non ha capito che non basta la bellezza per la seduzione, quella vera. L’unica interessante è Isabelle [Sandrine Kiberlain] che impersona in modo convincente la teatralità e le simpatiche incongruenze delle femmine. Daniel Auteil ha bisogno quanto prima di prendere delle lezioni private di regia da Kore’eda Hirokazu.
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