Jurassic World - Il regno distrutto

'Jurassic World: il regno distrutto' è un film diseguale. Da una parte attrae per la sua spettacolarità da intrattenimento di qualità (belle le immagini iniziali sull'isola e molto realistici i dinosauri – grazie ad una CGI impeccabile – a cui ci si lega empaticamente), dall'altra, questo quinto capitolo della serie Spielberg-Chricton o secondo del reebot di 3 anni fa, sconta una trama fin troppo banalizzata, convenzionale, meccanica, drammaturgicamente scialba e senza pathos. La regia di Bayona infonde una certa sensibilità nel conflitto etico evoluzionistico-ambientalista, e nel confronto, scontro-incontro umano-animalesco, ma non riesce a ben amalgamare questa traccia autoriale a tutta la materia. La pellicola comunque fa rivivere la magia delle opere precedenti, ha ritmo, scene d'azione efficaci e alcuni indovinati colpi di scena. Ma l'aspetto più interessante resta alla fine soprattutto l'umanizzazione della mostruosità a cui viene contrapposta la graduale mostruosità dell'uomo...