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Un pittore in disarmo (da molti anni non riesce più a vendere un quadro) con un carattere molto spigoloso è legato da una profonda amicizia col suo gallerista, che comunque lo aiuta in tutti i modi.
L'opera tratta con sottile cattiveria il mondo dell'arte contemporanea e tutto l'universo che ne gravita attorno; in effetti ci troviamo di fronte ad un duetto di bravi attori che riempiono la scena, per altro ben rappresentata da una eccellente fotografia e, nella parte finale, da un paesaggio mozzafiato.
La vicenda scorre senza sussulti e ci dimostra un regista molto attento e scrupoloso, i personaggi svelano la loro personalità col proseguire della vicenda, anche quelli secondari sono molto ben realizzati; quando si dice che lo si vorrebbe anche di una decina di minuti più lungo si rende l'idea della piacevolezza.
E' un mix non comune di commedia, tragedia, thriller, pièce brillante. Si passa tranquillamente da uno schema all'altro a volte intuendone lo sviluppo a volte no, come il finale che è francamente inaspettato e divertente.
Personalmente vengo da un filotto di quattro film impresentabili, e questo ha rappresentato una boccata d'aria fresca.
Molto consigliato.
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