Mi trovo molto d’accordo con la recensione di Cine foglio, molto meno con quella “ufficiale” di Marzia Gandolfi che insiste molto, troppo, sul remake di Gloria da cui Gloria Bell trae spunto.
La ragione del mio dissenso è che il film del 2013 è girato in Cile in una situazione ed in un contesto socio politico totalmente diversi da quelli di Gloria Bell, Los Angeles e la società americana di oggi, con la quale facciamo fatica ad indentificarci anche noi europei.
Detto questo e sgombrato l’equivoco del remake, il film è piacevole anche se un po' lento, come è lenta Gloria a capire certe cose dell’uomo imbarazzato, più che imbarazzante, che ha incontrato.
A me personalmente Turturro piace molto, ma non so se è merito del regista, del suo ruolo di amante disadattato, ma la sua sofferenza si rivela benissimo nelle due occasioni in cui lascia, insalutato ospite, la famiglia o l’amante e se ne va: nell’incontro per il compleanno del figlio e durante la cena a Las Vegas, dopo la caduta di quel maledetto telefonino nel brodo. Se questi due momenti sono rivelatori della bravura e dell’imbarazzo di Turturro, divorziato ancora troppo fresco da una famiglia che lo cerca in continuazione e gli impedisce di vivere la sua storia d’amore con Gloria, altri episodi sono rivelatori del rapporto maturo di Gloria con la sua famiglia che invece non l’assilla e non la colpevolizza per il suo nuovo amore. Emancipazione della famiglia di Gloria, o accettazione della sua natura vivace che non le impedisce di essere una brava nonna e mamma.
Quello che convince meno nel film è il frequente allentamento della narrazione con episodi che apparentemente hanno poco a che fare con la storia, come ad esempio il campo di tiro a volo dove Arnold porta Gloria, o troppo ripetuti, come gli amplessi in una coppia non più giovane.
Le armi nel bagagliaio della macchina ricompaiono quando le servono per dargli una lezione davanti a casa sua e giusto in tempo per ammirare la sua ex famiglia che in pratica lo ricattava affettivamente. Dopo questa vendetta meditata a caldo, ma eseguita a freddo, visti i ripetuti via vai dal bagagliaio della macchina alla spazzatura e viceversa, non si capisce come mai Gloria torni come se niente fosse alla sua vita di sempre, tra alcol, fumo e musica assordante. A proposito, la cosa migliore del film fino alla prossima avventura.
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