Capri-Revolution |
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Un film di Mario Martone.
Con Marianna Fontana, Reinout Scholten van Aschat, Antonio Folletto, Gianluca Di Gennaro.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 122 min.
- Italia, Francia 2018.
- 01 Distribution
uscita giovedì 20 dicembre 2018.
MYMONETRO
Capri-Revolution ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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La rivoluzione della pastorella
di PeerGyntFeedback: 23225 | altri commenti e recensioni di PeerGynt |
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sabato 8 settembre 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ancora un bel film di Mario Martone, un film che coinvolge e non lascia indifferenti. Capri, paesaggio assolato dai colori vivissimi, dipinta dal film con l'azzurro intenso delle sue acque, è una vera metafora del mondo, quello scrigno che alberga da sempre esperienze contrastanti: la cultura tradizionale e ancestrale della famiglia della protagonista, la pastorella Lucia, da una parte; la comune di intellettuali europei pagani, naturisti, vegetariani che vedono nell'arte l'unico modo per rinnovare la società ed abbatterne lo strapotere politico-economico, dall'altra; infine la società progressista dell'epoca, rappresentata dal medico condotto del paese, che si porta dietro inevitabili conquiste culturali (la fede nella scienza, un umanesimo integrale che sa cogliere anche i valori della tolleranza e del rispetto del diverso) assieme a convinzioni ideologiche sincere ma storicamente errate (l'interventismo di una buona parte degli intellettuali del primo Novecento). Martone mette in scena queste diverse anime del mondo, in opposizione dialettica fra individualismo e solidarietà, tenendo lo sguardo fisso sulla sua protagonista e sul suo progresso di crescita della propria autocoscienza, ma senza farne (ed è questo il pregio della sua scrittura filmica) una figura retorica, senza immergerla in un femminismo ante-litteram. Quella di Lucia è una fede nell'autorealizzazione culturale e sociale, una volontà di rinnovarsi, anche se è cosciente, come dice chiaramente Seybu, il pittore a capo della comune, che "il mondo vuole rinnovarsi, e nulla di nuovo viene senza la morte". Anche per Lucia il rinnovamento implica la morte: morte degli affetti (morte del padre, ripudio dei fratelli, abbandono della madre), morte della terra che l'ha generata (la partenza per l'America su una nave di emigranti). Ma, malgrado tutto, è verso il nuovo che deve andare: è questa la sua rivoluzione.
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