Baby

Baby è una serie tv prodotta da Netflix la quale si ispira allo scandalo delle due baby-squillo che nel 2013 travolse l’Italia. A distanza di 5 anni dall’accaduto ecco che Andrea De Sica dà vita alla prima stagione, che verrà seguita altre due.
La serie si apre con le tematiche della solitudine, del bullismo e dell’incomprensione che fanno parte in particolar modo della vita di Ludovica: una giovane ragazza dai capelli neri a caschetto e con dei splendidi occhi verdi, la quale verrà presa in giro per un video hot pubblicato dall’ex fidanzato.
A lei, durante le attese nei corridoi del liceo privato Carlo Collodi, si avvicina Chiara, la quale fin dall’inizio sente una sorta di calamita verso quella che diventerà la sua più cara amica. Le due entreranno in quel vortice di comprensione, di forza e unione che è la vera amicizia.
A legarle sarà in particolar modo quella che è la volontà di sentirsi grandi: sono due giovani ragazze che stanno diventando adulte ma che continuano a essere trattate come delle bambine, sia da parte delle rispettive famiglie inette al lavoro, ma soprattutto alle proprie paure, alla mancanza di forza, al non essere adeguati a ricoprire la figura di genitori e di spiriti guida per le figlie. Inoltre anche i compagni di scuola sono terribilmente infantili e la loro unica fonte di divertimento è il bullizzare le persone diverse da loro, che stanno cercando di comprendersi e di costruire una propria strada, seppur commettendo degli errori.
A fare da contorno sono anche le storie degli amici più stretti, in particolare di Chiara:
L’amica Camilla Rossi Govender, nelle tre stagioni rimane molto in disparte nonostante fosse la sua migliore amica. A causa di un progressivo allontanamento Camilla sarà sempre molto gelosa dell’amica, a evidenziare il suo essere ancora molto infantile.
L’amico Fabio Fedeli, è stato colui che più di tutti è stato messo alla gogna con episodi di bullismo a causa della sua omosessualità. A lui verrà data maggiore rilevanza grazie al fatto che riesce a essere sé stesso, a scoprire ciò che realmente vuole, ma nonostante ciò non sono poche le sofferenze che proverà.
Brando è il bulletto che prese con maggiore cattiveria di mira Fabio, ma anche lui vedrà un percorso di crescita e di contrasto con i genitori, e in particolare con il padre che attuava un vero e proprio terrorismo psicologico verso il figlio.
Poi vi è Damiano Younes il quale sarà il fidanzato di Chiara per quasi tutta la serie. Di lui colpisce molto la recitazione, interpretata da Riccardo Mandolini, che riesce a entrare e acquisire veridicità nel personaggio, con una sincerità pura e totale in ogni istante.
Vi è poi Niccolò che è un personaggio che non è stato ben definito, non risulta chiaro cosa voglia veramente, quali sono i suoi sentimenti ma di certo a far scattare la sua maturazione sarà la relazione clandestina che avrà con la sua insegnante di educazione fisica, nonché la matrigna di Damiano. In particolare nell’ultima stagione sarà l’unico a stare vicino a Chiara.
Chiara e Ludovica, nonostante le agiatezze del poter vivere e frequentare i luoghi migliori di Roma, hanno bisogno del brivido che provoca in loro il prostituirsi volontariamente. E’ una necessità che viene costantemente rimarcata, nonostante siano egualmente presenti delle situazioni di pericolo, che via via precipitano fino al tribunale. La necessità quasi ossessionata di Chiara mostra come le ragazze non siano state vittime ma che abbiano vissuto la loro sessualità per scelta. Una sessualità che desta scandalo e che le fa finire in tribunale.
Alla fine Chiara sarà di nuovo sola, e l’unico che la andrà a trovare è stato proprio Niccolò, dal quale è partita la storia. Mentre Ludovica cercherà di ricostruirsi una vita. Le posizioni delle vite delle due ragazze si sono quindi invertite.
In generale la storia scorre molto velocemente ed è piacevole. I luoghi e gli ambienti sono stati scelti con discrezione, la fotografia è tipica delle serie prodotte da Netflix e il cast è stato ben scelto. Grande pecca però si ha soprattutto tra la seconda e la terza stagione dove non vi è una continuità narrativa cinematografica con le precedenti.