++ Recensione del film “Spider-Man, Un nuovo universo”. ++ Attenzione. La seguente recensione può contenere spoiler. Un film, un’opera d’arte, una grande novità ma soprattutto un grande fumetto. Si, avete capito bene. Il nuovo film della Marvel “Spider-Man - un nuovo universo”, ci catapulterà all’interno di un vero e proprio fumetto. Lo spettatore, infatti potrà assistere a numerose scene dove i vari protagonisti lanciano ragnatele con un “flip” si fanno male con un “ouch” e pensano, mostrando appunto cosa stanno pensando, con delle scritte che compaiono sul maxi schermo. Girando tra le varie “pagine” del film, il pubblico rimarrà letteralmente incollato sulla poltrona del cinema. I colori sono ipnotici, la grafica 3D è incredibilmente realistica e il continuo effetto glitch rende questo lungometraggio qualcosa di unico e speciale. Il protagonista del film è Spider-Man ma questo lo sapevate già. La cosa insolita però è che qui non c’è solo Peter Parker a lanciare ragnatele e a salvare poveri innocenti caduti nelle mani di qualche malvagio criminale. Nel lungometraggio, i protagonisti saranno ben tre (anzi...forse più di tre)...e pensate un po’: tutti sono degli Spider-Man. Eh no, non avete capito male. Nella storia, oltre ai numerosi personaggi “secondari” come Zia May, Mary Jane ed il malvagio Kingpin, ci saranno anche Peter Parker, Gwen Stacy, una figura giapponese anime che con la sua inventiva ed intelligenza ha costruito un robot comandato da un ragno geneticamente modificato che gli dà la forza di combattere in maniera autonoma, uno Spider-Maiale chiamato semplicemente “Spider-Ham”, uno Spider-Man degli anni ‘30, e Miles Morales. Quest’ultimo è il vero asso nella manica della Marvel: tutto il film si concentra proprio su di lui. Ideato da Brian Bendis e disegnato da Sara Pichelli, Miles è uno studente liceale di Brooklyn che proprio come Peter Parker è stato morso dal ragno che lo trasformerà in Spider-Man, che dovrà vedersela con Kingpin, mandando all’aria i suoi piani malvagi. Inoltre, dovrà cercare di riportare a casa gli “altri” Spider-Man venuti da un universo parallelo. E per gli occhi esperti, non mancheranno gli “easter egg”. Si parte dalla rubrica di Miles Morales, dove nella lista contatti c’è il nome della disegnatrice Sara Pichelli, si passa ai due Spider-Man che parlano di un “certo” Comicon, e si finisce con un piccolo ma importante dettaglio che di certo non passa inosservato: all’inizio del film, noterete sul comodino di Miles, una copia dello storico numero di Amazing Fantasy, dove per la prima volta, Spider-Man appare in un fumetto. A metà film, ci sarà (come in tutti i film Marvel) un meraviglioso Cameo che rende omaggio al formidabile “The Man”, Stan Lee. Stan, commesso di un negozio, dovrà vendere a Miles un costume pacchiano da Spider-Man. Miles preoccupato per la taglia chiede se accettano il reso della merce nel caso non dovesse andargli bene. Stan, fa una faccia sarcastica, indicando il cartello “No returns or refund ever”. Tutti in sala scoppiano a ridere ricordando il grande humor che “The Man” ha trasmesso a tutti noi per tutti questi anni. I fan non lo dimenticheranno tanto facilmente. Lee non è stato solo un inimitabile, unico ed eccellente fumettista è stato sopratutto un grande uomo. Ci mancherà. Ma adesso basta parlare. Non vi dico altro per non rovinarvi la sorpresa, anzi...le varie sorprese. Ora diamoci un taglio e fatemi un grande favore. Staccatevi da quel minischermo, uscite di casa, recatevi al cinema più vicino lanciando qualche ragnatela qua e là e gustatevi questo capolavoro che ci catapulterà dall’altra parte: nel magico ed indescrivibile universo Marvel ! - Marco Meloni -
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