Valerian e la città dei mille pianeti

Bel film visto al cinema in occasione della sua uscita e talvolta riproposto in televisione. Purtroppo nonostante l'impegno finanziario, tecnico e creativo di Luc Besson si è rivelato, a mio parere ingiustamente, un flop ma mi auguro che il tempo renda giustizia a quest'opera che merita tutt'altra considerazione. Luc Besson non è nuovo a progetti ambiziosi e riesce a coniugare l'aspetto commerciale con dettagli autoriali, è senz'altro un regista commerciale e da botteghino ma non è banale. Valerian è un apoteosi di effetti speciali che fanno la gioia degli occhi, non ha pretese di collocarsi a fianco di "2001 Odissea nello Spazio", "Interstellar" o "Solaris", è un cinema di puro intrattenimento ma sofisticato. Il messaggio sulla tolleranza e difesa delle differenze non è una novità ma è ben affrontato. La scena iniziale è da antologia, un salto temporale sorprendente, non tale da scomodare Kubrick (sempre 2001 Odissea... l'osso/astronave)...) o Sergio Leone (C'era una volta in America... De Niro alla stazione) ma che assolutamente non sfigura. Besson sarà perché è francese ma una forte attenzione verso il mondo della moda l'ha sempre avuta: Gaultier disegnò in costumi de "Il 5° elemento" e Milla Jovovich top model dalla bellezza molto ricercata ne fu la protagonista, così in Valerian ci sono bellissimi costumi, c'è Cara Delevingne, top model ribelle, c'è Dane DeHann che non ha l'immagine del superuomo ma una fisicità moderna, attuale, non a caso è stato scelto come testimonial da Prada. La chimica tra DeHann e la Delevingne è molto ben costruita, c'è un bel cocktail di caratteri. Il balletto di Rhianna per me è fantastico, perfetta lei, perfetti i costumi, perfetta la musica. E un cameo di Ethan Hawke. Queste scelte di casting, l'originalità dei costumi, la selezione musicale qualificano il film, si percepisce la mano europea in una produzione dalla dimensione e ambizione hollywoodiana.