Perfida periferia, la grande famiglia d'America ha perduto le sue certezze.
Quotidianità e luoghi comuni non ripagano e il malaffare è nel non fare nulla. Un tempo il Dio dei puritani comunicava nei piccoli e grandi eventi della giornata i segni della sua volontà, adesso la famiglia dell'eterno si è rotta e sono necessari i manifesti della pubblicità che indichino la strada mal battuta della giustizia, quanto meno della legge, quella scritta e amministrata dagli uomini. E' ciò che fa la protagonista del film: tre domande a caratteri cubitali su tre vecchi cartelloni rivolte al locale detentore dell'ordine cittadino per non lasciare all'erba secca e ai rimorsi la memoria della figlia violentata e uccisa. Così facendo la donna si tirerà dietro le antipatie dei poliziotti pigroni incapaci e le angherie dei loro amici. In realtà non è chiaro perché tante ostilità nei confronti di una madre che chiede giustizia. Non sembra che la polizia ricerchi una particolare immagine di rispettabilità o buona reputazione, mal costume e angherie sono all'ordine del giorno e il turpiloquio si spreca, ma quasi con noia, d'abitudine. Ciò che fa scattare, l'inenarrabile, sono i tre appelli della madre. Bene e male si confondono in un gioco di forze senza esclusione di colpi. I preti non servono, sono solo intermediari di pedofili che di fatto coprono o fanno finta di non vedere. Il grande interpellato, lo sceriffo, buon padre per i suoi figli e mandrillo con la bella moglie è malato di cancro e anticipa la sua fine. Tuttavia da morto troverà il modo di diventare ciò che non fu da vivo: la voce consiglio e la coscienza dei suoi cari, subordinati e nemici. Sembrerebbe che il suo sacrificio abbia frutti. Il vice sceriffo violento quanto cialtrone si fa bruciare e massacrare nel tentativo di incastrare quello che crede il colpevole. In ospedale riceverà piccole cortesie dal giovane responsabile della cartellonistica pubblicitaria da lui pestato e scaraventato dalla finestra. Persino un nano si mette ad aiutare e corteggiare la madre in verità senza fortuna. Alla fine quando tutti sono sicuri di non aver concluso nulla la madre e il vice sceriffo insieme partono, come in gita, per andare accoppare se non lo stupratore almeno uno che sicuramente lo sia. Forse lo faranno fuori, forse no, ci penseranno lungo la strada, se vogliono. Ma quale volere può essere di Dio che è già tutto e poi forse non c'è?
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