The Greatest Showman |
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Un film di Michael Gracey.
Con Hugh Jackman, Michelle Williams, Zac Efron, Rebecca Ferguson, Zendaya.
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Titolo originale The Greatest Showman.
Musical,
Ratings: Kids,
durata 110 min.
- USA 2017.
- 20th Century Fox Italia
uscita lunedì 25 dicembre 2017.
MYMONETRO
The Greatest Showman
valutazione media:
3,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Quando l'apparenza rende felici gli spettatoridi samantaFeedback: 82061 | altri commenti e recensioni di samanta |
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sabato 9 giugno 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film ha come oggetto la vita di Taylor Barnum, da ragazzino povero e modesto impiegato che stenta a mantenere la famiglia fino alla fondazione del circo e l'ingresso del socio Carlyle. La storia è estremamente romanzata e certo non può considerarsi un biopic, ma un musical che ha come pretesto la realizzazione del Museo Americano che presentava persone abnormi (giganti, la donna barbuta ecc.) e trapezisti come attrazioni, anche se nella realtà erano spesso dei falsi grossolani e poi successivamente descrive la realizzazione del Circo in strutture mobili i cosìdetti tendoni. Destano perplessità molte incongruenze prima di tutto chi interpreta Barnum Hugh Jackman ha 50 anni e si vedono tutti ma interpreta un Barnum nell'arco di molti anni e certamente all'inizio si vede visibilmente l'età dell'attore e così la moglie Charity (Michelle Williams, 4 nomination all'Oscar e 1 Golden Globe) che ha quasi 40 anni è difficilmente configurabile come una giovane sposa, incredibile poi l'incongruenza delle due figlie che appaiono di 6-7 anni e per tutta la durata della storia (almeno i 20 anni successivi) mantengono la stessa età: suvvia una sforzo della sceneggiatura e del regista e potevano trovare due ragazze giovani per il periodo successivo. Il film ha un ritmo frenetico condotto con abilità dal regista Michael Gracey al suo debutto come direttore di regia, la musica, di John Debney (autore di molte colonne musicali: La Passione di Cristo, The Call, Iron Men 2, ...), è praticamente ininterrotta salvo brevi dialoghi, ma di buon livello anche se un pò assordante, alcune delle canzoni sono belle (una ha ricevuto una nomination all'Oscar 2018), peraltro anche qui c'é un'incongruenza: dubito che intorno al 1850 ci fossero parole e musica "pop". La morale del film è che amore e successo possano convivere e che le persone emarginate per il loro aspetto possano trovare accoglienza e un scopo nella vita esibendosi e quindi un acquistando una posizione nella società, anche se a mio avviso essere esposti al ridicolo non è certo una cosa che può trovare consenso. Ottimi l'ambientazione, i costumi e gli effetti speciali digitali, così come buona l'interpretazione degli attori, tra gli altri nei panni del socio Zac Efron attore e cantante di notevole successo. Un film complessivamente buono che attira lo spettatore e lo coinvolge specie grazie alla musica.
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