“The Dark Tower” è la trasposizione cinematografica delle serie di romanzi di Stephen King che prende lo stesso nome … e qui, almeno dal punto di vista del botteghino, il nome è una assoluta garanzia considerato che ad oggi il film ha già incassato oltre 100 milioni di dollari con un budget di produzione di poco più di 60 milioni. Da questo punto di vista non si discute il successo commerciale!
La sceneggiatura non originale scritta a molte mani di Akiva Goldsman, Jeff Pinkner, Anders Thomas Jensen, Nikolaj Arcel, ne fa un prodotto commestibile cinematograficamente solo per gli amanti del genere fantasy-action-western … un fritto misto da bancarella della Cala (vedi alla voce street food palermitano) di successo.
Idris Elba (Roland Deschain/Il pistolero) è un pistolero invincibile, da generazioni, il cui compito è quello di proteggere “La Torre Nera” dal terribile mostro travestito da “bello e impossibile” uomo del ventunesimo secolo” Matthew McConaughey (nel film L’uomo in nero), la cui cinica spietatezza appare irreale e mai percettivamente violenta … mette a nanna eterna, con un semplice tocco gentile di dita, tutti quelli che lo contrastano nei suoi propositi o falliscono miseramente nelle missioni loro affidate. Chi salverà il mondo, come avviene da cliché in tutte queste storie, è l’innocenza, la genialità, la peculiarità spirituale assolta, il messia insomma … un messia che come sempre … anche questo un ossessivo cliché … non sa di essere il messia, sbeffeggiato dalla sua stessa famiglia che cerca di internarlo, e via di seguito con le stesse solite storielle scopiazzate spudoratamente dal Vangelo secondo Luca (Luca 2,41-50). In questo caso il messia è ben interpretato dal giovanissimo e bravo Nicholas Hamilton (nel film Lucas Hanson).
Il condimento narrativo della sceneggiatura si diverte a scoccare colpi ad effetto per impressionare il potenziale spettatore che guarderà il trailer, ed oggettivamente ci riesce bene con l’utilizzo dialoghi da rivisitata filosofia new-age quali:
Sulla fede nell’uomo e dell’uomo:“Non è per questo che perdiamo? Perché tutti hanno smesso di credere?”. Sulla figura dei cavalieri salvatori del mondo di mezzo: “Per migliaia di generazioni i pistoleri sono stati cavalieri. Dedicati a proteggere il nostro mondo dalle tenebre”. Sulla inesorabile lotta tra il bene e il male dei pistoleri:“Io non miro con la mano. /Colui che mira con la mano ha dimenticato il volto di suo padre. Io miro con l’occhio. / Io non sparo con la mano. / Io sparo con la mente. / Colui che spara con la mano ha dimenticato il volto di suo padre. / Io non uccido con la pistola. / Colui che uccide con la pistola ha dimenticato il volto di suo padre. / Io uccido con il cuore”. Sull’arruolamento finale del nuovo messia:
“- Perché non vieni con me? Mi farebbe comodo una mano.
- Sì pistolero!”
L’ambientazione spazia tra il Mid-World, una sorta di mondo invisibile parallelo popolato di mostri e di coraggiosi, e la caotica e bella NYC.
Sembrerebbe che l’intenzione della produzione sia quello di lanciare una lunghissima serie televisiva dal titolo “The Dark Tower”, e che il film del quale stiamo scrivendo sia stato una sorta di sperimentazione diffusa per saggiare la presa sugli spettatori: anche in questo caso il successo è assai ovvio. La sperimentazione ha dato esito positivo e il campione rappresentativo della popolazione di cinefili mondiale ha risposto riempiendo le sale cinematografiche del pianeta. Quindi, certamente, assisteremo ad una bella e lunga television series diventata ormai il vero cinema di successo planetario … non c’è alcun dubbio su questo.
Per la cronaca dobbiamo scrivere che il film “The Dark Tower”, il 31 luglio 2017, è stato premiato dal Museum of Modern Art di New York come un eccellente prodotto d’arte di qualità. Mentre, sempre per la cronaca, dobbiamo scrivere che tutte le critiche più autorevoli degli Stati Uniti, e di buona parte del pianeta, hanno letteralmente massacrato il film di Nikolaj Arcel, descrivendolo come un pessimo prodotto cinematografico che ha tradito le belle narrazioni di Stephen King.
La domanda a questo punto è: chi è che oggi capisce di settima arte? I critici cinematografici che si affannano a dare giudizi che possano orientare il pubblico di cinefili? I cineamatori che riempiono le sale cinematografiche come per “The Dark Tower”? I detentori del concetto di bellezza universale quali i più prestigiosi musei del mondo, come nella fattispecie il Museo d’Arte Moderna di NY?
La risposta? Può darla solo lo spettatore che andrà al cinema per vedere il film e poi dire a sé stesso: “mi è piaciuto!” ovvero “non mi è piaciuto!” … a nostro avviso nessun altro!
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