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La casa è sempre la stessa, ma il film ha i suoi pregi
di Alcofribas
Feedback: 239 | altri commenti e recensioni di Alcofribas
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lunedì 28 agosto 2017
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È chiaro che non si può richiedere originalità assoluta da un plot già sfruttato ampiamente, a sua volta parte di un genere - quello delle case infestate - che esiste da molto prima del cinema stesso. Tuttavia, il film è godibile, presenta alcuni elementi di originalità e di 'autocitazione' che lo rendono interessante. Visione consigliata agli amanti del genere e non solo.
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antoniomontefalcone
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sabato 2 settembre 2017
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tra sequel e reboot amityville ripropone se stesso
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Con una messinscena coinvolgente e realistica, il film rivisita uno dei casi più famosi d’infestazione. L’idea più interessante di questa pellicola è la consapevolezza dei personaggi di vivere in una casa notoriamente maledetta, con tutti gli effetti che ne possono derivare. Anche a livello quasi meta-cinematografico. La sceneggiatura di Khalfoun cerca di arricchire il solito script della possessione demoniaca con l’empatia verso le sue relazioni familiari. La protagonista attira l’attenzione della famiglia e vive sentimenti contrastanti verso il fratello costretto al coma vegetativo. Gli effetti visivi risultano d’impatto, l’atmosfera è sinistra e inquietante, l’aspetto formale è abbastanza curato e qualche spavento c’è, ma l’opera nel complesso pecca di un continuo rimando ad altri titoli risultando in fondo prevedibile, carente e poco innovativa.
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Con una messinscena coinvolgente e realistica, il film rivisita uno dei casi più famosi d’infestazione. L’idea più interessante di questa pellicola è la consapevolezza dei personaggi di vivere in una casa notoriamente maledetta, con tutti gli effetti che ne possono derivare. Anche a livello quasi meta-cinematografico. La sceneggiatura di Khalfoun cerca di arricchire il solito script della possessione demoniaca con l’empatia verso le sue relazioni familiari. La protagonista attira l’attenzione della famiglia e vive sentimenti contrastanti verso il fratello costretto al coma vegetativo. Gli effetti visivi risultano d’impatto, l’atmosfera è sinistra e inquietante, l’aspetto formale è abbastanza curato e qualche spavento c’è, ma l’opera nel complesso pecca di un continuo rimando ad altri titoli risultando in fondo prevedibile, carente e poco innovativa. Divertissement fine a se stesso.
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