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Ultimo aggiornamento venerdì 1 febbraio 2019
La vita politica di Reinhard Heydrich, uno dei più potenti gerarchi della Germania nazista. In Italia al Box Office L'uomo dal cuore di ferro ha incassato 286 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Da un'espulsione con infamia dalla Marina tedesca in breve tempo Reinhard Heydrich passa in breve tempo alla nomina, da parte di Heinrich Himmler, quale responsabile dell'Intelligence delle SS ancor prima che Hitler divenga Cancelliere del Reich. Nominato a guerra iniziata Protettore di Boemia e Moravia si provvederà a pianificare la Soluzione finale nei confronti degli ebrei. A occuparsi di lui nel 1942 saranno due giovani soldati: Jan Kubis (ceco) e Jozef Gabcik (slovacco) che, dopo un addestramento a Londra, hanno l'incarico di compiere una missione mai tentata fino ad allora. Devono eliminare un esponente delle alte sfere del potere nazista: Reinhard Heydrich.
Ispirato dal romanzo di Laurent Binet "HHhH" (premio Gouncourt del 2012) il film di Cédric Jimenez non si limita ad offrirci il ritratto, inedito al cinema, di colui che si guadagnò in vita, oltre a quello che dà il titolo al film e che proveniva direttamente da Hitler, anche altri appellativi.
Si va infatti dal più generico "Il Boia" a "Il Macellaio di Praga", "La Bestia Bionda", "Il Genio del Male di Himmler" fino al più paramitologico "Giovane Dio Malvagio della Morte". Il regista fa di più: ci descrive l'ascesa a un potere assoluto di vita e di morte di un uomo mediocre e, da un certo punto in avanti, segue le vicende di coloro che decisero di mettere in gioco la propria vita per fermarne la feroce protervia. Se la saggezza popolare ci dice che dietro ad un grande uomo sta sempre una grande donna la vita di Heydrich, così come risulta dalla Storia e come il film ce la propone, ne ribalta la valenza: dietro a un uomo capace dei crimini più efferati nonché della progettazione a tavolino di uno sterminio razziale stava una donna che gli aveva consentito l'incontro con Himmler contando su una sua folgorante carriera.
Jimenez già nella sequenza di apertura ci offre le coordinate morali del protagonista. Un padre di famiglia premuroso che, lasciati i figli ai loro giochi, indossa la divisa delle SS pronto per lo sterminio quotidiano. La mai troppo citata "banalità del Male" trova in lui un esponente di spicco e Jason Clarke riesce ad offrircene una vasta gamma di sfaccettature. Un ulteriore merito dell'opera di Jimenez (che altri potrebbero invece leggere come una cesura che interrompe l'avvincente analisi della scalata al potere di un massacratore di Stato) è quello di passare poi, come già sottolineato, a seguire le attività e descrivere le psicologie di coloro che organizzarono e misero in atto l'attentato al generale delle SS.
Nel far ciò la sceneggiatura non si esime dal quesito che sempre si è posto a livello di coscienza a chi, nella Resistenza, si opponeva ai massacratori: l'atto avrebbe avuto come conseguenza una rappresaglia sui civili e ciò non poteva non essere considerato. Anche perché dalla parte avversa si sarebbe avuto buon gioco nel fare propaganda accusando dei propri massacri e decimazioni (v. il villaggio di Lidice) i 'criminali' attentatori. Si tratta di un dilemma morale che gli attentatori si pongono e a cui danno una risposta.
Ciò che poi ulteriormente invita a meditare è la fede cattolica di uno dei resistenti in un film in cui, come accadde nella realtà, una chiesa diventa teatro di scontro a fuoco. La scelta di imbracciare le armi in difesa di valori irrinunciabili da parte di chi crede a una religione il cui quinto comandamento impone di non uccidere comporta un ulteriore dilemma morale. La corona di un rosario qui ne diventa un efficace simbolo.
Questo drammatico d’azione a sfondo storico di Jimenez del 2017, a dispetto del titolo, non è una biografia di Heydrich, se non per i primi venti minuti, per il resto è bensì un rifacimento di Missione Anthropoid di Sean Ellis del 2016. Jason Clarke è convincente nella parte del gerarca delle SS, sebbene lo renda troppo umano rispetto a quello che fu soprannominato tra l’altro il macellaio di Praga. [...] Vai alla recensione »
Il film “L’uomo dal cuore di ferro” racconta la storia dell’ascesa politica di Reinhard Heydric, personaggio chiave del Regime Nazista ed ideatore della “soluzione finale della questione ebraica”. La pellicola è l’adattamento del libro “HHhH”(Himmlers Hirn heißt Heydrich ovvero Il cervello di Himmler si chiama Heydric).
La forza e il limite di un film come “L’uomo dal cuore di ferro” è proprio nel suo essere didattico, nel suo voler dire tutto nei minimi dettagli, nella sua ricostruzione storica. La materia magmatica e complessa sembra a tratti voler implodere su se stessa e dal punto di vista cinematografico l’impianto scenico appare quello di uno sceneggiato a puntate sintetizzato [...] Vai alla recensione »
La pellicola parte dalla veloce ascesa di Reinhard Heydrich che da ufficiale della Marina Militare Tedesca, congedato con disonore, diventa, dapprima con l'appoggio della futura moglie, il vertice supremo delle SS. Ma a poco a poco il film sposta l'attenzione sulla organizzazione del suo attentato da parte dei partigiani cecoslovacchi e sulle successive rappresaglie tedesche.
Il film (visto senza pensare troppo ai particolari storici) è fatto molto bene e scorre sullo schermo senza annoiare. Bravi gli attori, belli e curati i costumi e le scenografie, azzeccato il montaggio. Ho però seri dubbi sul fatto che tutti gli aspetti narrati nel film siano storicamente ineccepibili e questo dovrebbe essere il dubbio che assilla lo spettatore che vedendo un film che [...] Vai alla recensione »
L'ascesa politica e militare del prototipo del perfetto nazista. Il film non delude le aspettative e mette in scena con dovizia di particolari il momento storico in cui si svolge la vita di un uomo mediocre e senza scrupoli forgiato dall'odio e dalla violenza di una ideologia che ha saputo tirar fuori il peggio dagli uomini che l'hanno abbracciata. Fa da contraltare per la seconda metà metà del film [...] Vai alla recensione »
Penso sia un buon film, ben ricostruito, contenuto forte ma non aggressivo, scorrevole, mancano qualche immagine dell'epoca, su questa linea però molto bello anche Dunkirk , se invece cercate qualcosa di più forte questa pellicola del 2001 credo che possa piacervi << fight of freedom >>
Film in un certo senso biografico sulla vita di Reinahrd Heydrich tratto da un romanzo di successo di qualche anno addietro. Heydrich fu uno dei gerarchi nazisti più spietati, lucidi e freddi, ideatore della soluzione finale degli Ebrei, nominato dal Fuhrer governatore di Boemia e Moldavia. Fu anche l’unico importante gerarca hitleriano ad essere stato ucciso, nelle strade [...] Vai alla recensione »
In prossimità della giornata della Memoria, ricordando i venticinque anni di Schindler’s List, Cédric Jimenez ripropone sul grande schermo le atrocità perpetrate dal terzo Reich tedesco. La pellicola ci proietta due momenti, o capitoli, ben distinti che si legano in un densissimo ed iper-ventilato climax, suggerito da fermo-immagini analogici, culminando in un drammatico [...] Vai alla recensione »
Spinto nelle braccia del nazismo dalla determinata Lina, Reinhard Heydrich ne diventa un feroce gerarca. Dopo la nomina a Protettore della Boemia-Moravia, si guadagna il soprannome di macellaio di Praga e diventa uno dei massimi fautori della "soluzione finale". Due giovani espatriati, lo slovacco Jozef e il ceco Jan, sono incaricati di compiere un attentato per eliminarlo.
Praga, 27 maggio 1942. Due impavidi giovanotti della residenza ceca addestrati a Londra sbucano dal loro nascondiglio per uccidere Reynard Heydrich, soprannominato "Il macellaio" per la costanza con cui ammazzava gli ebrei in Boemia e Moldavia. Tanta pratica lo spinse a fare le cose più in grande: fu lui a architettare la Soluzione Finale, consegnando il progettino a Heinrich Himmler.
Ci sono ancora tanti episodi della Seconda guerra mondiale che meritano di essere raccontati. E il cinema in questo fa la sua parte. L'uomo dal cuore di ferro ci offre il ritratto dell'ideatore della soluzione finale per lo sterminio degli ebrei, Reinhard Heydrich (interpretato da Jason Clarke), un comandante delle SS che per la sua spietatezza era stato così definito da Hitler.
Il titolo originale della pellicola è HHhH, come quello del romanzo di Laurent Binet dal quale è tratta (Giulio Einaudi Editore), ovvero l'acronimo del tedesco «Himmlers Hirn heißt Heydrich», che significa «il cervello di Himmler si chiama Heydrich». E spiega perfettamente il perché dell'ascesa al potere di Reinhard Tristan Eugen Heydrich, uno dei più influenti gerarchi del terzo Reich, capo, tra gli [...] Vai alla recensione »
Ascesa, orrore e caduta di Heydrich, capo SS, firma della "soluzione finale" fino all'attentato riuscito a Praga, 1942. Era Hitler a chiamarlo come evoca il titolo, per l'inflessibile crudeltà oltre i compiti militari, ma con un gusto speciale che questo profilo, sebbene discontinuo, riesce a suggerire: contraddire e ribaltare nel dominio omicida un'indole introversa e schiva offesa da un forte senso [...] Vai alla recensione »
Temi come l'olocausto o la Seconda Guerra Mondiale sono sicuramente tra i più affrontati dalla storia della cinematografia mondiale. Altrettanti sono stati i diversi focus scelti dagli autori, da quello sulle tragiche vittime del conflitto, alla celebrazione dei vincitori, fino alla condanna dei vinti. Eppure un approfondimento mirato su Reinhard Heydrich, uno dei massimi esponenti della dirigenza [...] Vai alla recensione »
La storia di Reinhard Heydrich, il boia di Praga, uno dei più potenti e feroci gerarchi nazisti, governatore del Protettorato di Boemia e Moravia dal settembre 1941 al maggio del 1942, quando un attentato partigiano a Praga lo ferì mortalmente. In parallelo, la carriera di un militare di carriera in marina congedato con disonore ed entrato poi nel partito nazista grazie alle manovre della moglie Lina [...] Vai alla recensione »
Considerato da molti come l'uomo più pericoloso del terzo Reich, Reinhard Heydrich fu il principale artefice della "soluzione finale della questione ebraica". Decisivo il suo ruolo nella pianificazione e nell'organizzazione dello sterminio degli ebrei in Europa tanto che nel 1941 fu nominato da Adolf Hitler governatore del Protettorato di Boemia e Moravia dove mise in atto sanguinose repressioni guadagnando [...] Vai alla recensione »
Il racconto dell'ascesa del soldato Heydrich allo status di consigliere di Himmler e capo dell'intelligence nazista si fonde con quello dell'attentato ordito ai suoi dalla resistenza cecoslovacca. Tenuto in salamoia per un anno, onde evitare sovrapposizioni con l'uscita di Anthropoid di Sean Ellis, sullo stesso tema, L'uomo dal cuore di ferro torna su un episodio minore ma rilevante della Seconda guerra [...] Vai alla recensione »